Italia
Immigrati, le code alla Posta trasformate in gara di solidarietà

Sono risultate 35.292 le domande di assunzione presentate in Toscana, agli uffici postali abilitati, dai lavoratori extracomunitari in base al regolamento dei flussi. Lo ha reso noto l’Ufficio stampa di Poste italiane precisando che il tempo di presentazione agli sportelli delle domande è stato mediamente di tre ore.
La quota di immigrati spettante alla Toscana in base al decreto sui flussi è di 11.250 di cui 2.500 lavoratori stagionali, 6.130 di lavoratori non stagionali di varie nazionalità, 2.320 di lavoratori non stagionali di nazioni con quote riservate, 50 di personale qualificato e 250 per permesso di studio.
Le procedure fuori e dentro gli uffici postali si sono comunque svolte in modo ordinato e tranquillo nonostante la posta in palio fosse alta. In molti casi, le file si sono risolte in pochissimo tempo. L’evento è stato anche un bell’esempio di autoregolamentazione: fin dall’inizio le file si sono formate ricorrendo alla distribuzione di «numeretti» o a casalinghi registri delle presenze. Le regole, anche se improvvisate, sono state rispettate e non si ha notizia di disordini. A confermarlo il Viminale che, definendo «infondati gli allarmismi», ha parlato di «affluenza regolare, con code in media non superiori alle 50-60 persone». Tanta anche la solidarietà mostrata da volontari e singoli cittadini: per alleviare la lunga notte all’addiaccio hanno portato alle tante persone in attesa da ore té caldo, sedie, panini e coperte. Fra le organizzazioni mobilitate, l’ Arci, le Acli, la Croce Rossa Italiana e anche la Protezione civile. A Firenze, nell’ufficio postale al centro della città, alcuni cittadini hanno fatto turni per ospitare nell’ abitacolo delle macchine gli immigrati così da poter far godere loro un po’ di caldo offrendo anche bevande e biscotti.
Molte persone hanno, invece, preferito presentarsi agli uffici postali fuori città, dove, per la scontata minore affluenza, le probabilità di consegnare con successo la richiesta di assunzione erano maggiori.
La Caritas Italiana ha segnalato che c’é tra gli immigrati «un grande desiderio di legalità. Con queste code agli uffici postali dimostrano che vogliono uscire allo scoperto, sanando non poche situazioni di irregolarità».