Toscana
MAREMOTO IN ASIA, INTERVENTI IN DIFESA DEI BAMBINI. UNO STUPIDO SCHERZO GLI SMS SUI BIMBI IN VENDITA
Varie iniziative internazionali dall’India alla Francia allo Sri Lanka stanno prendendo forma a protezione delle picole vittime dello tsunami: il ministro della Sanita’ francese, Philippe Douste-Blazy, ha annunciato che, mediante un coordinamento di associazioni umanitarie denominato Asia per i bambini isolati affidato a Marc Gentilini, ex-presidente della Croce Rossa francese – verranno istituiti o potenziati speciali centri di protezione capaci di riunire e custodire ognuno qualche decina di piccoli, cercare le famiglie e riportarli a scuola, ricorrendo comunque a soluzioni locali piuttosto che alle adozioni in altri Paesi.
Dallo Sri Lanka – dove il governo ha reso illegali le adozioni almeno fino a che non verranno stabilite nuove regoli permanenti Danielle Vella, per l’agenzia Asianews’ scrive che monsignor Joseph Rayappu, vescovo della diocesi di Mannar, nel nord, una delle zone più colpite dalla tragedia, ha chiesto ad ogni parrocchia di ospitare almeno 20 bambini e ha avviato la costruzione di una casa che ne possa accoglierne altri. In India, secondo agenzie di stampa internazionali, 60 organizzazioni impegnate per la difesa dei diritti dell’infanzia hanno chiesto l’adozione di provvedimenti analoghi a quello dello Sri Lanka e cioè che le adozioni dei bambini dello tsunami siano bandite per un anno.
La polizia della Malaysia ha intanto chiarito che erano solo uno scherzo di cattivo gusto i messaggini telefonici (sms) che mettevano in vendita bambini indonesiani. Uno scherzo di pessimo gusto in cui era caduto anche un portavoce dell’Unicef (il fondo dell’Onu per l’infanzia) che aveva lanciato l’allarme per sms che mettevano sul mercato 300 orfani di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Si è anche sgonfiata la storia del misterioso personaggio che, secondo notizie dei giorni scorsi, aveva portato via il bambino svedese Kristian Walker da un ospedale tailandese vicino Khao Lac; il piccolo Kristian, che rimane disperso, non sarebbe mai arrivato in quell’ospedale e il suo presunto rapitore sarebbe al contrario a suo modo un eroe dello tsunami: è tedesco, si chiama Stephan Kaley, si è presentato spontaneamente alla polizia di Bangkok e si è scoperto che aveva invece aiutato due ragazzi tedeschi e uno svedese a sottrarsi alla furia del maremoto.