Toscana

STA BENE IL NEONATO ABBANDONATO NELLA STAZIONE DI MARRADI

Il primario di pediatria dell’ospedale di Ravenna, Sergio Amarri, ha confermato che non destano preoccupazione le condizioni del neonato abbandonato la notte del 30 gennaio alla stazione di Marradi, nell’Alto Mugello. «È in perfetto stato di salute – ha detto ai giornalisti – e ha cominciato ad alimentarsi autonomamente assumendo piccole quantità di latte». Probabilmente il piccino, ha aggiunto il medico, è nato al termine della gravidanza ed è stato lasciato nell’atrio della stazione forse al massimo un’ora prima di essere ritrovato. Un abbandono più lungo, considerando anche le temperature rigide di queste notti, gli avrebbe sicuramente provocato problemi ben più gravi che un semplice principio di ipotermia, come gli è stato diagnosticato. Tutto il personale sanitario dell’ospedale, come accade sempre in questi casi, sta facendo a gara per seguirlo e ‘coccolarlò. Gli ha già trovato anche un nome: Michelangelo. E all’ospedale di Faenza, il primo dove il piccino è stato trasportato dopo il ritrovamento, sono già giunte telefonate di persone che, dopo aver appreso dai tg la sua storia, vorrebbero adottarlo.

Intanto i carabinieri di Borgo San Lorenzo stanno cercando di individuare la madre del neonato che, avvolto in una vecchia coperta rossa e blu, due o tre ore dopo la nascita, è stato abbandonato dentro una borsa nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Marradi. Fuori la temperatura era di molti gradi sotto lo zero, ma nella sala d’attesa – aperta sempre tutta la notte – il piccolo non ha sofferto molto. Il neonato era stato trovato la mattina del 31, verso le 5, da un pendolare che aspettava un treno diretto a Borgo San Lorenzo. L’uomo era stato colpito da una borsa, poggiata su una delle panchine presenti nella sala di attesa della stazione, che sembrava contenere qualcosa che si muoveva. Incuriosito, si è avvicinato e ha scoperto che la borsa conteneva un ospite speciale e inatteso: un bambino appena nato – i primi esami hanno accertato che la nascita risaliva solo a qualche ora prima – racchiuso e tenuto al caldo da una coperta. L’uomo ha preso la borsa ed è corso al comando dei Carabinieri che dista qualche centinaio di metri dalla stazione ferroviaria. L’allarme è scattato rapidamente ed i militari hanno subito avvertito il servizio di emergenza medica della Misericordia di Marradi che ha raccolto il piccolo trasportandolo all’ospedale più vicino, quello di Faenza. Qui il bambino è stato visitato accuratamente: aveva ancora attaccato il cordone ombelicale ed era «in buone condizioni generali”, come ha precisato il dottor Richard Betti, direttore del nosocomio di Faenza. «Per maggiore sicurezza – ha spiegato – abbiamo comunque preferito portarlo all’ospedale di Ravenna che dispone di un reparto di neonatologia intensiva».

Il neonato è un maschio, di colorito chiaro, e pesa 2,790 kg. Chi lo ha lasciato nella sala d’aspetto della stazione sapeva che sarebbe stato trovato presto. Fra le cinque e le sei di mattina, infatti, sono due i treni che dalla stazione di Marradi partono con destinazione Borgo San Lorenzo e, in giornate fredde come quelle di questo periodo, tutti i viaggiatori la utilizzano. Fra l’altro quel locale non chiude mai durante la notte.

Un altro fattore che può aver portato a scegliere la stazione di Marradi è il fatto che l’edificio è abbastanza defilato rispetto al centro del paese e poco distante dalla strada che porta a sud a Borgo San Lorenzo, ed a nord verso Faenza. I carabinieri, sia attraverso le testimonianze raccolte sia attraverso propria attività di indagine, stanno raccogliendo tutti gli elementi che possano consentire di individuare la madre del bambino. Il presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha intanto telefonato al sindaco di Marradi, Graziano Fabbri, per assicurare la disponibilità della Provincia nelle pratiche e nei compiti di registrazione, sostegno e assistenza per il bambino. (ANSA).