Toscana

EUROPA: MONS. MERISI (COMECE), «NON SI PUÒ FARE A MENO DELLA COSTITUZIONE E DI UN ACCORDO SULLE PROSPETTIVE FINANZIARIE»

“L’integrazione continentale non può fare a meno di una Costituzione, strumento necessario per definire principi, mete e funzionamento dell’Unione, con anche il riconoscimento delle radici cristiane più volte richiesto. Così come è doveroso un accordo sulle Prospettive finanziarie. In questo senso i risultati del recente Consiglio dei capi di Stato e di governo di Bruxelles lasciano aperti temi su cui è necessario tornare al più presto, rilanciando lo spirito di collaborazione tra gli Stati e avendo a cuore il bene dei cittadini”.

Mons. Giuseppe Merisi, vescovo ausiliare di Milano e rappresentante della Cei nella Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea), commenta al Sir con preoccupazione il fallimento del summit Ue. D’altro canto Merisi ribadisce “l’appoggio della Chiesa, e del Santo Padre in primis, a un percorso sociale e culturale, che avvicini i popoli e si proponga di realizzare un’Europa di pace, fondata sui diritti delle persone”.

Il vescovo puntualizza che “il principio di solidarietà deve regolare questo cammino, così come occorre ribadire il rispetto del principio di sussidiarietà per quanto riguarda gli aspetti antropologici ed etici della convivenza umana”. “Temi come la vita, la famiglia, l’educazione non possono che rimanere di competenza nazionale”. Secondo Merisi, “il cammino verso l’Europa unita offre diversi motivi di riflessione alla responsabilità delle Chiese del nostro continente, a cominciare dal tema generale dell’evangelizzazione. A questo proposito segnalo il recente documento della stessa Comece, dal titolo ‘L’avvenire dell’Unione europea e la responsabilità dei cattolici’ che vuole aiutare le nostre comunità ad approfondire il tema della testimonianza dei credenti nella società europea”.Sir