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DEBITO ESTERO: SDEBITARSI, CANCELLATE ANCHE IL DEBITO ‘ODIOSO’ DELLA NIGERIA

Un appello perché anche la Nigeria, esclusa dai G8 tra i 18 paesi che usufruiranno della cancellazione del debito, possa vedere cancellato il 100% del suo debito “odioso”, tra l’altro già ripagato con gli interessi: È stato fatto oggi a Roma dalla comunità nigeriana in Italia e dalla campagna Sdebitarsi, in vista del prossimo incontro dei G8 (2-8 luglio) in Scozia.

La Nigeria era già stata esclusa nel 1996 dall’iniziativa Hipc per la remissione del debito perché considerata paese esportatore di petrolio, senza contare che la metà dei proventi va alle multinazionali straniere e che più del 70% dei nigeriani guadagnano meno di un dollaro al giorno. “Nel nostro paese – ha denunciato Ifeanyi Nwamba, della comunità nigeriana – muoiono ogni anno un milione di bambini sotto i 5 anni, la vita media è¨ di 47 anni. L’economia non riesce a decollare a causa del debito, con 1,7 miliardi di dollari pagati ogni anno”. La Nigeria aveva preso in prestito inizialmente 17 miliardi di dollari, ne ha pagati finora 22 miliardi ed il debito è salito ora a 36 miliardi, senza aver contratto nuovi prestiti.

Da qui la decisione di alcuni parlamentari italiani e della società civile, di chiedere al governo italiano di “sostenere la richiesta della Nigeria al Club di Parigi e di applicare la legge 209/2000 per cancellare il debito bilaterale”, ha detto Antonio Tricarico, della Campagna per la riforma della Banca mondiale. Anche perché – come ha ricordato Raffaella Chiodo, di Sdebitarsi – la legge 209 “non è stata applicata, molto meno della metà del debito è stata cancellata e l’Italia è l’ultimo paese al mondo nel rispetto degli Obiettivi del millennio e negli aiuti allo sviluppo”.Sir

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