Toscana
IRAQ, BAGHDAD PRESIDIATA DA MIGLIAIA SOLDATI, SCONTRI IN TUTTO IL PAESE
Le forze armate statunitensi e il governo iracheno hanno intensificato la presenza militare nella capitale Baghdad nel tentativo di scongiurare l’esplosione di una guerra civile tra gruppi armati sciiti e sunniti, che dallo scorso febbraio si confrontano in uno stillicidio di attentati quotidiani che, nel solo mese di luglio, ha provocato almeno 1.800 morti, come rivelato ai media da fonti dell’obitorio della città.
Il governo iracheno ha spostato a controllare le strade di Baghdad circa 6.000 uomini, ai quali si aggiungono almeno 5.500 marines statunitensi. Ciò nonostante, altri attentati dinamitardi ed esecuzioni si sono verificati oggi in città e nella sua sterminata provincia mentre le forze politiche non riescono a trovare un accordo per disarmare le milizie di parte che si combattono quotidianamente.
Uno dei problemi principali è dato da fatto che una parte delle milizie in campo è legata al primo ministro sciita Nouri al-Maliki e nessuna delle altre componenti armate è disposta a disarmare per prima, se il capo del governo non farà la prima mossa.