Toscana
TIMOR EST, DILI: CHIUSO AEROPORTO DOPO SCONTRI, LA TESTIMONIANZA DI UN MISSIONARIO
A partire da aprile a oggi non vi è mai stata sicurezza per la popolazione di Dili dice alla Misna Thomas Alvez, coadiutore e direttore incaricato della scuola tecnica dei salesiani a Dili, commentando la chiusura dell’aeroporto della capitale in seguito ai violenti scontri tra bande giovanili dei giorni scorsi in cui almeno due persone hanno perso la vita. Secondo le fonti di stampa internazionali, gruppi giovanili si sono affrontati a colpi d’arma da fuoco e sassate o con archi e frecce martedì sera lungo la strada principale che conduce all’aeroporto, dove una persona è morta colpita da un sparo, e stamani nei pressi dell’aerostazione dove un residente è rimasto ucciso e dodici abitazioni sono state date alle fiamme. Gli scontri erano iniziati già domenica mattina e si sono via via intensificati finché ieri le autorità hanno deciso di cancellare tutti i voli almeno sino a domani perché non vi sono garanzie di sicurezza precisa Alvez dal centro salesiano Don Bosco’ di Dili che si trova proprio nei pressi dell’aeroporto. Noi aggiunge non possiamo uscire dalla nostra struttura. Da qui vediamo pietre e vetri rotti per la strada. Gli scontri tra le gang giovanili, che a maggio avevano approfittato delle tensioni tra i militari per saccheggiare e dare alle fiamme negozi, abitazioni ed edifici governativi, continuano nonostante la presenza di un contingente di pace multinazionale di oltre 1600 uomini guidato dall’Australia.