Domenica prossima si svolgerà in Congo il ballottaggio per la scelta del Presidente della Repubblica, le prime elezioni libere e democratiche nel Paese. La Chiesa congolese ha lavorato per la formazione degli elettori (la maggioranza ha votato per la prima volta nella vita) e farà opera di monitoraggio per garantire la trasparenza del voto e denunciare eventuali irregolarità. Alla vigilia di questa scadenza “decisiva”, come viene definita dai vescovi congolesi nel loro messaggio del 6 ottobre, Caritas italiana – presente nel Paese dal 1995 – è convinta che i congolesi sapranno dare ulteriore prova di grande maturità. È necessario che la comunità internazionale mantenga l’attenzione su questo processo di transizione sottolinea Caritas italiana – e continui a richiedere con determinazione il rispetto delle regole democratiche. Il nuovo governo dovrà dare priorità alla situazione di grave povertà del Paese e di degrado delle infrastrutture, gestendo al meglio le enormi ricchezze naturali ed il flusso degli aiuti internazionali, che ci auguriamo più consistente di quello degli ultimi anni. La Caritas auspica, insieme ai vescovi, che i beni del Congo non continuino ad essere depredati solo a beneficio di un ristretto numero di persone.Sir