Toscana

AFGHANISTAN: CAPORAL MAGGIORE MARCHINI E’ 40ª VITTIMA ITALIANA

Il primo caporal maggiore Roberto Marchini, caduto stamane nel distretto di Bakwa in seguito all’esplosione di un ordigno, è la 40ª vittima in Afghanistan del contingente italiano dall’inizio della missione Isaf nel 2004. La morte di Marchini segue quella del colonnello dei Carabinieri Cristiano Congiu, ucciso il 4 giugno nella Valle del Panshir, e del caporal maggiore Gaetano Tuccillo, appartenente al Battaglione logistico Ariete di Maniago (Pordenone), avvenuta il 2 luglio sempre nel distretto di Bakwa nei pressi del villaggio di Caghat e con simili modalità: un ordigno esploso al passaggio del convoglio militare. Attualmente alla missione Nato Isaf in Afghanistan partecipano 4.200 militari italiani delle quattro Forze Armate distribuiti nelle aree di Kabul e di Herat. Il personale militare italiano è presente nell’area di Kabul prevalentemente con incarichi di staff presso il quartier generale di Isaf. Il Contingente nazionale ad Herat è dal 4 aprile 2011 al comando del Generale di Brigata Carmine Masiello, comandante in Patria della Brigata Paracadutisti ‘Folgore’ Il Regional Command West (RC-W), la zona sotto la responsabilità italiana, è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale (grande quanto il Nord Italia) che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. La componente principale delle forze nazionali è costituita dal personale proveniente dalla Brigata paracadutisti ‘Folgore’ dell’Esercito; è presente inoltre un significativo contributo di uomini e mezzi della Marina Militare, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.