Toscana

Sestini (Garante infanzia): a Pisa maltrattamenti di minori in aumento

«Sono 997 i bambini e i ragazzi vittime di maltrattamenti in famiglia in carico ai servizi socio sanitari della Toscana negli anni 2008 e 2009, 370 quelli nel 2010 mentre le vittime di abusi sessuali sono, rispettivamente, 177 e 68». Così ha esordito il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Sestini intervenuta alla Conferenza sul contrasto al fenomeno dell’abuso sessuale sui minori organizzata dalla Società della Salute – Zona Pisana, presso l’Auditorium Estav Nord Ovest, che ha lanciato il progetto «ARCA: agire in rete contrastando l’abuso».

«I dati – ha chiarito Sestini – sono annuali e non assoluti, ciò vuol dire che un ragazzo può essere in carico ai servizi per due o più anni. Non sono dati allarmanti, rappresentano l’1,7 per mille della popolazione minorenne. Tuttavia occorre prestarvi molta attenzione soprattutto in alcune zone, come quella pisana, in cui il rapporto sale al 3,3 per mille. Quasi a manifestare un segno di maggiori problemi ma anche di maggiore coscienza e propensione alla denuncia e di più efficace presenza dei servizi». Gli abusi sui minori in provincia di Pisa sono in aumento rispetto all’anno scorso: nei primi nove mesi dell’anno ci sono stati 135 casi di maltrattamenti con 15 abusi sessuali mentre nel 2011 i primi furono 108, con 10 violenze sessuali.

«Occorre accrescere quelle di prevenzione – ha continuato – e curare la preparazione degli operatori e di tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti». La «costruzione di una rete che incorpori il codice rosa del pronto soccorso e da questo sia in grado di estendersi a tutto il territorio, è fondamentale al mantenimento di servizi in grado di prendersi in carico abusato e abusante».

E la «prevenzione» come la «formazione e la sensibilizzazione» sono «indispensabili per contrastare gli abusi e contribuire alla costruzione di un cammino di crescita normale per il minore» ha continuato il garante ricordando che la Toscana, con i progetti Daphne e codice rosa, «come ha recentemente ricordato il presidente Rossi, ha avviato da tempo politiche efficaci».

In questo senso, secondo Sestini «occorrerà anche rivedere gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio regionale a favore delle politiche dei minori in senso lato e di questi casi in particolare, perché al momento risultano ben poco presenti». «Il percorso da fare – ha concluso – passa da progetti di prevenzione secondo la cultura dell’accoglienza e del rispetto, tocca il sostegno alla genitorialità, alla sensibilizzazione e alla formazione di chi è a stretto contatto con i minori. Non basta cogliere i segni di abusi, occorre saperli leggere»