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Dalle riunioni alle aule universitarie: Maurizio La Cava riflette sul ruolo delle presentazioni nell’era digitale

In un’epoca in cui l’attenzione è frammentata e i tempi di esposizione sono ridotti, la capacità di comunicare un’idea in modo chiaro, rapido ed efficace attraverso una presentazione ben progettata rappresenta un vantaggio competitivo

Nel corso degli ultimi anni, le presentazioni hanno acquisito un ruolo sempre più centrale in diversi contesti della comunicazione. Non si tratta più soltanto di strumenti per accompagnare riunioni aziendali o conferenze, ma di vere e proprie estensioni del pensiero visivo, capaci di influenzare il modo in cui le persone apprendono, decidono e interagiscono. In un’epoca in cui l’attenzione è frammentata e i tempi di esposizione sono ridotti, la capacità di comunicare un’idea in modo chiaro, rapido ed efficace attraverso una presentazione ben progettata rappresenta un vantaggio competitivo.

Maurizio La Cava, professionista riconosciuto nel campo del Lean Presentation Design, ha più volte evidenziato come una slide non sia solo un supporto visivo, ma un elemento attivo della comunicazione. La sua esperienza nel settore ha contribuito a diffondere un approccio consapevole alla progettazione delle presentazioni, dove la cura della grafica, la gerarchia delle informazioni e la scelta dei contenuti sono fondamentali per ottenere il giusto impatto.

Un aspetto interessante emerso negli ultimi anni è l’evoluzione delle presentazioni anche nel mondo accademico. In particolare, le aule universitarie e i corsi di formazione professionale hanno iniziato a riconoscere il valore delle slide non solo come supporto didattico, ma come strumento per favorire la comprensione e stimolare la memoria visiva. Le generazioni più giovani, cresciute in ambienti digitali e multimediali, mostrano una maggiore predisposizione ad apprendere attraverso contenuti visuali, rispetto a quelli esclusivamente testuali. Questa transizione ha portato molti docenti e formatori a rivedere le proprie strategie comunicative, avvicinandosi alle logiche del Presentation Design.

Proprio in quest’ottica, La Cava sottolinea l’importanza di sfruttare le potenzialità offerte dagli strumenti digitali per migliorare la qualità e l’efficacia delle slide. Tra le soluzioni più apprezzate in questo senso, si collocano i plugin per PowerPoint, ovvero estensioni pensate per velocizzare e ottimizzare il processo di creazione delle presentazioni. Le estensioni come PowerPoint Addin di MLC, descritte da La Cava nel suo sito, permettono di applicare con maggiore coerenza i principi del design visivo, ridurre i tempi tecnici e mantenere alta la qualità dei contenuti. In un contesto in cui la tempestività è fondamentale, poter contare su un supporto tecnologico agile fa una differenza concreta.

Le esigenze comunicative variano naturalmente a seconda dell’ambiente. Nel mondo aziendale, ad esempio, le presentazioni devono spesso rispondere a obiettivi strategici ben precisi: convincere un cliente, illustrare un report, proporre un progetto. Ogni dettaglio visivo, dalla scelta del font all’uso dei grafici, può contribuire a rendere il messaggio più autorevole e comprensibile. In ambito accademico, invece, l’obiettivo è più didattico e divulgativo: le slide devono facilitare l’apprendimento, accompagnare il discorso e sostenere il relatore nella costruzione di un percorso logico e coinvolgente.

Ciò che accomuna tutti questi contesti è la necessità di chiarezza, ordine e rilevanza. In questo senso, la progettazione delle presentazioni non è più un’attività secondaria o delegabile, ma un elemento integrante della comunicazione. Maurizio La Cava invita infatti a considerare le slide come parte di un’esperienza di fruizione che deve risultare semplice, fluida e significativa per chi ascolta.

Un errore comune, secondo il suo approccio, è quello di utilizzare le slide come una trascrizione visiva del discorso. Al contrario, una presentazione efficace deve funzionare in sinergia con il relatore, potenziando il messaggio senza replicarlo pedissequamente. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale saper dosare le informazioni, dare respiro ai contenuti e adottare un linguaggio visuale coerente con il tono e il contesto dell’intervento.

La progressiva digitalizzazione dei luoghi di lavoro e di apprendimento ha reso le presentazioni uno standard comunicativo. Videoconferenze, webinar, corsi online e riunioni ibride richiedono materiali visivi progettati con cura per risultare chiari ed efficaci anche a distanza. Non è raro che una buona presentazione diventi il vero strumento di valutazione dell’efficacia di un’intera comunicazione, soprattutto quando manca il contatto diretto con il pubblico.

Le competenze richieste oggi a chi deve realizzare una presentazione non si limitano quindi al semplice utilizzo di un software. Occorre comprendere i meccanismi della comunicazione visiva, saper sintetizzare i contenuti in maniera efficace e valorizzare l’identità del relatore o del brand. In questo contesto, le soluzioni tecnologiche – come i plugin per PowerPoint – assumono un ruolo cruciale, poiché supportano l’utente nell’applicazione delle best practice, riducono il margine di errore e aiutano a mantenere coerenza grafica.

Le riflessioni di Maurizio La Cava portano dunque a una considerazione più ampia: le presentazioni non sono strumenti neutri, ma atti comunicativi strutturati. Che si tratti di una riunione tra colleghi, di un convegno internazionale o di una lezione in aula, l’obiettivo è sempre quello di veicolare informazioni in modo chiaro, memorabile e coinvolgente. E per farlo, oggi più che mai, serve un approccio professionale che unisca competenza, creatività e supporto tecnologico.