Cultura & Società
Il trentennale della Fondazione Balducci, eventi alla Badia Fiesolana
«Percorrere le distanze» è il titolo della giornata organizzata dalla Fondazione per l’11 aprile

La Fondazione Ernesto Balducci compie 30 anni durante i quali cui ha portato avanti l’eredità culturale e intellettuale di Balducci: ha «percorso le distanze» ispirandosi sempre ai valori della pace, dell’umanità intesa come «planetaria», dei diritti, come padre Ernesto invitava a fare.
«Percorrere le distanze» – che è anche il titolo della giornata organizzata dalla Fondazione per l’11 aprile alla Badia Fiesolana – «vuol dire accettare, curare l’incontro, non averne paura, riconoscere l’identità che ci accomuna di creature, aprire un dialogo, riconoscere i diritti, lasciarsi guidare dalla fraternità – sottolinea Grazia Bellini, presidente della Fondazione Ernesto Balducci -. È un impegno non solo per questa giornata, ma una direzione per i nostri passi nel tempo davanti a noi, uno spazio che non possiamo lasciare vuoto né affidato ad altri, ma solo a ognuno di noi».
In questi 30 anni sono stati organizzati incontri, convegni, momenti di riflessione. Sono stati pubblicati decine di volumi, finanziate borse di studio, realizzate mostre, eventi culturali, di spettacolo e musica. La Fondazione è entrata in contatto con personalità di alto livello e studiosi di prestigio che si sono messi a disposizione della pace e dei valori fondamentali per l’umanità, ma ha anche incontrato tante persone che hanno conosciuto di persona o attraverso i suoi scritti Ernesto Balducci e che hanno donato la loro testimonianza. «Faremo sempre memoria di queste storie – dice Bellini -, ma per noi, questo anniversario è soprattutto un’occasione per condividere la strada che sta davanti a noi, per leggere insieme alcune sollecitazioni del nostro tempo, per dare spazio ai germi di speranza che stanno nascosti sotto le foglie secche delle nostre abitudini».
La giornata dell’11 aprile «Percorrere le distanze» si aprirà alle 16 con la mostra biografica su Ernesto Balducci e trentennale Fondazione Balducci (visitabile fino al16 maggio).
Poi dopo l’apertura di Grazia Bellini, interverranno le istituzioni ecclesiastiche e amministrative.
Dopo gli interventi di Pietro Domenico Giovannoni (Istituto Teologico della Toscana) e Tomaso Montanari (Rettore Università per stranieri di Siena), sarà premiata la tesi vincitrice del Premio «Ernesto Balducci 2025» da parte di Emanuele Pellicanò, presidente Comitato scientifico Fondazione Balducci.
Sarà presentato anche il progetto «Metamorfosi» da parte di Luca Benini della Fondazione Casa dello spirito e delle arti di Milano: di fronte alla tragedia che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa e di fronte al dramma quotidiano di persone in fuga dalla fame e dalla guerra, questo progetto culturale e di conoscenza parla di migrazione e di carceri, due temi cari anche a Balducci. Il legno delle barche dei migranti, trasportate dal molo Favarolo di Lampedusa al carcere di Opera, viene trasformato dalle persone detenute in strumenti musicali e oggetti di carattere sacro. Un percorso di rinascita e riscatto.
Alla Badia Fiesolana si esibiranno i «Florence Cello Ensemble» del Conservatorio Luigi Cherubini con Andrea Abategiovanni, Akemi Battistini, Cosimo Boschi, Costanza Lombardi, Filippo Tufi. Saranno coordinati dal Maestro Lucio Labella Danzi, che per l’occasione suonerà un violoncello del mare, realizzato nell’ambito del progetto Meramorfosi da un legno delle barche dei migranti del Mediterraneo. Le letture sono affidate all’attrice Ilaria Onorato.
La giornata si concluderà con un buffet per i partecipanti. L’evento è organizzato dalla Fondazione Balducci col ministero della Cultura e il contributo della Fondazione CR Firenze. Collaborazione del Comune di Fiesole, il Conservatorio Cherubini di Firenze e la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, oltre alla Città Metropolitana di Firenze. Ingresso libero.