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Vaticano: Parolin, “basta bombe a Gaza, chiediamo la tregua in Ucraina”
Il segretario si Stato: “Papa Leone ha dato la piena disponibilità della Santa Sede ad ospitare eventuali negoziati, con l’offerta di un luogo neutrale, protetto”

“Quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile. Il diritto umanitario internazionale deve valere sempre, e per tutti”. In un’intervista ai media vaticani, il cardinale Pietro Parolin lancia un appello per la popolazione stremata della Striscia: “Chiediamo che si fermino i bombardamenti e che arrivino gli aiuti necessari per la popolazione”, aggiungendo la richiesta “ad Hamas di rilasciare subito tutti gli ostaggi che ancora tiene prigionieri, e di restituire i corpi di quelli che sono stati uccisi”.
Sull’attentato antisemita a Washington, il Segretario di Stato si dice “profondamente scosso” e invita a vigilare “affinché il cancro dell’antisemitismo, mai definitivamente sconfitto, non rialzi la testa”. Parlando della guerra in Ucraina, Parolin chiarisce: “Papa Leone ha dato la piena disponibilità della Santa Sede ad ospitare eventuali negoziati, con l’offerta di un luogo neutrale, protetto”. Non si tratta di mediazione, ma di accoglienza: “È urgente innanzitutto una tregua, per mettere fine alle devastazioni, alle città distrutte, ai civili che perdono la loro vita. E poi è urgente arrivare a una pace stabile, giusta e duratura, pertanto accettata e concordata da entrambe le parti”.
Infine, sul ruolo del Vaticano, Parolin ricorda le parole del Papa: “Noi dobbiamo sparire perché il protagonista è Cristo”, e sull’intelligenza artificiale avverte: “Non possiamo delegare a una macchina decisioni che riguardano la vita o la morte di esseri umani”.