Grosseto
Grosseto, a Giulio Poli il primo premio provinciale e nazionale del concorso del Serra Club
Il suo originale gioco da tavola potrebbe essere brevettato

Potrebbe essere brevettato l’originale gioco dell’oca rielaborato da Giulio Poli, studente dell’Isis Fossombroni, che si è aggiudicato il primo posto, a livello provinciale e nazionaledel concorso annuale indetto dal Serra club international, associazione cattolica che, con la tipica struttura del “club service”, si propone la diffusione della cultura cristiana e si impegna a promuovere nella società civile una cultura favorevole alle vocazioni fondamentali della vita, in particolare a quelle al sacerdozio e alla vita consacrata.
Giulio Poli ha, infatti, realizzato un vero e proprio gioco da tavola intitolato “Il viaggio della felicità” attraverso un itinerario che – come la vita – è fatto di momenti felici, imprevisti, sfide e salti di gioia per scoprire che vivere è bello. Tema di questa edizione del concorso era, infatti, “Il coraggio di vivere ‘in bellezza’”.
“In particolare – spiega Ernesto De Cesaris, presidente del Club di Grosseto – i ragazzi delle scuole superiori di primo e secondo grado erano chiamati a cimentarsi sul tema Vivere è bello, come invito a cogliere la bellezza dei giorni che viviamo, nonostante le preoccupazioni, i fatti di cronaca e una generale visione pessimistica sul futuro che sembra essersi ormai impadronita dei nostri ragionamenti. Il lavoro di Giulio non ha colpito solo la giuria provinciale, ma anche quella nazionale, che all’unanimità lo ha decretato vincitore dell’edizione 2024-25 del concorso e sta seriamente pensando di far brevettare questo gioco da tavola, che avrebbe davvero un valore grande se potesse entrare nei gruppi dei ragazzi e dei giovani come gioco, certo, ma anche come prezioso spunto per riflettere. Noi siamo davvero orgogliosi di aver dato a questo brillante studente grossetano l’opportunità di esprimersi con tanta fantasia e profondità. Il gioco, infatti, è stato accompagnato da approfondite riflessioni personali sulla vita dell’uomo, concludendo con la scoperta della meraviglia con la quale Dio ci ha pensati e creati nella nostra unicità e irripetibilità”.
La cerimonia di premiazione dei vincitori a livello provinciale si è tenuta presso il Seminario di Grosseto. Oltre ai serrani, sono intervenuti l’assistente don Gian Paolo Marchetti e il vescovo Bernardino, che nel suo intervento ha sottolineato quanto sia importante “pregare per le vocazioni, tutte le vocazioni. A cominciare dalla propria. E ognuno ha la sua! Alti, bassi, momenti positivi e altri meno.., siamo in un cammino!” Poi, rivolgendosi ai genitori presenti, li ha esortati ad “avere attenzione per la vocazione del proprio figlio, che non è solo la risposta alla domanda ‘cosa farò da grande’, ma come mi impegnerò a dare qualità all’esperienza del mio voler bene, perché ognuno la vita se la gioca nel voler bene e nella modalità con cui si è chiamati ad esprimerlo”.
Oltre a Giulio Poli, sono stati anche altri gli studenti premiati. Fra gli alunni della primaria il primo premio è andato a Iside Marchi, per la poesia composta, nella quale ha messo in evidenza quanto sia importante per il bambino, il ragazzo, l’adulto del nostro tempo essere connesso con la realtà. “Umile, povero e non connesso, così scopro la vera bellezza” è il verso che chiude la poesia, con la quale Iside ha offerto una rilettura attualizzata della testimonianza di san Francesco.
Seconda classificata Ilaria Martire.
Nella sezione riservata agli studenti della secondaria di primo grado, vincitrice è risultata Milena Grippa, della scuola media Galilei-Istituto comprensivo Grosseto 6.
Infine, per la secondaria di secondo grado, premiati, oltre a Giulio Poli, anche Diego Soldati (secondo classificato) e Vanessa Gambassi, del liceo artistico Aldi-Isis Bianciardi, che ha inciso, su specchio, una ragazza che danza nel vento, simbolo di quella leggerezza che possiamo raggiungere quando impariamo a conoscere noi stessi abbracciando la nostra esistenza senza paure.
“Il nostro grazie – dice Cristina Maccherini, ex insegnante, serrana e responsabile del concorso – a tutti i ragazzi che hanno partecipato e hanno espresso i loro pensieri, le loro ansie e le loro paure. Nei loro elaborati sono racchiuse tante sensazioni e tanti sentimenti, esperienze di vita e concretezza: grazie, perché ci hanno resi partecipi di un pezzetto del loro mondo. Grazie anche agli insegnanti di religione che, come ogni anno, hanno contribuitro alla realizzazione di questa iniziativa e per l’accuratezza con cui hanno preparato gli studenti”.