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Impianti elettrici civili e industriali: quali sono le differenze?

Sebbene entrambi abbiano la funzione di distribuire energia elettrica, le esigenze, le potenze richieste e le modalità di installazione possono variare sensibilmente a seconda dell’ambito di utilizzo

Gli impianti elettrici sono fondamentali per la fornitura di corrente in molteplici contesti, tra cui abitazioni, uffici, strutture pubbliche ed impianti produttivi. Senza di essi, infatti, non sarebbe possibile l’uso di macchinari, illuminazione e sistemi di sicurezza. È, però, importante sottolineare che esistono differenze tra impianti elettrici civili ed industriali. Sebbene entrambi abbiano la funzione di distribuire energia elettrica, le esigenze, le potenze richieste e le modalità di installazione possono variare sensibilmente a seconda dell’ambito di utilizzo. Vediamo insieme quali sono le principali differenze.

1.       Complessità nella progettazione e nell’installazione

Una delle principali differenze tra impianti elettrici civili e industriali riguarda la complessità della progettazione e dell’installazione. Mentre gli impianti civili destinati ad ambienti domestici presentano soluzioni alquanto semplici, progettare impianti elettrici industriali richiede competenze tecniche avanzate ed una pianificazione molto più articolata. Questo perché, in ambito industriale, le esigenze in termini di potenza sono considerevolmente superiori. Bisogna, infatti, alimentare macchinari, sistemi di automazione e linee produttive continue. È inoltre necessario prendere in considerazione sia gli aspetti legati alla sicurezza, all’efficienza energetica e alla continuità operativa, fondamentali per garantire il regolare funzionamento di un’azienda, sia le eventuali normative in vigore.

2.       Materiali utilizzati

Un’altra distinzione tra impianti elettrici civili ed industriali riguarda la scelta di materiali e componenti specifici. Negli impianti industriali, ogni elemento (dai cavi ai tubi, ai quadri elettrici fino a spine e prese ) deve essere progettato per resistere a condizioni di utilizzo molto più impegnative rispetto a quelle tipiche di un ambiente domestico. Nello specifico, i componenti devono garantire non solo una maggiore resistenza meccanica, ma anche un’elevata affidabilità in presenza di polvere, umidità, alte temperature e/o sostanze corrosive. Questo perché l’ambiente di lavoro industriale è spesso caratterizzato da costanti sollecitazioni e da rischi specifici che richiedono soluzioni resistenti e durature.

3.       Controlli e manutenzione

Tra le principali differenze tra impianti elettrici civili e industriali vi è anche l’aspetto legato alla manutenzione. Mentre negli impianti civili gli interventi di controllo e manutenzione sono spesso sporadici e limitati a verifiche di base, negli impianti industriali la manutenzione rappresenta un’attività strutturata e indispensabile. È necessario verificare periodicamente l’integrità dei componenti, il corretto funzionamento dell’impianto ed il rispetto delle normative di sicurezza, così da prevenire guasti, evitare fermi produttivi e garantire la sicurezza dei lavoratori. In ogni caso, sia per la manutenzione degli impianti civili che per quella degli impianti industriali è necessario l’intervento di un tecnico qualificato.

4.       Potenza richiesta

L’ultima ma importante differenza tra impianti elettrici civili ed industriali riguarda la potenza richiesta. Gli impianti civili, infatti, sono progettati per alimentare apparecchiature comuni come elettrodomestici, luci e sistemi di sicurezza domestica, che richiedono un fabbisogno energetico contenuto. Al contrario, gli impianti elettrici industriali devono sostenere carichi molto più elevati, poiché alimentano macchinari di grandi dimensioni, linee di produzione e sistemi automatizzati, spesso funzionanti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Pertanto, questi ultimi dovrebbero prevedere dei sistemi di distribuzione dell’energia in grado di gestire grandi quantità di corrente in modo continuato e sicuro. Inoltre, è indispensabile bilanciare le richieste energetiche dei vari macchinari per ottimizzare i consumi e prevenire sovraccarichi.