Pistoia

Vicofaro: Tardelli, “l’assegnazione del ministero di parroco a un sacerdote è esclusiva competenza del vescovo”

Le parole del vescovo di Pistoia In merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale relativamente alle situazioni pastorali di alcune parrocchie

Monsignor Fausto Tardelli

A seguito delle dichiarazioni rese alla stampa dalla consigliere della Lega Cerdini che, come già altre volte in passato, ha sostanzialmente chiesto al vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli lo spostamento di don Massimo Biancalani dalla parrocchia di Vicofaro, in qualità di consigliere comunale, come istanza politica, il vescovo ha ribadito l’indipendenza delle scelte sui singoli sacerdoti, unicamente sottoposti, per quel che riguarda la guida pastorale delle comunità, all’autorità del vescovo.

In merito quindi alle dichiarazioni apparse ultimamente sulla stampa locale relativamente alle situazioni pastorali di alcune parrocchie, il vescovo Tardelli ha dichiarato che “L’assegnazione del ministero di parroco a un sacerdote è esclusiva competenza del vescovo. Per questo ritengo completamente fuori dalla realtà, e oltretutto censurabile e fuori dallo spirito ecclesiale, sia in riferimento a don Massimo Biancalani come a qualsiasi altro parroco, ogni tentativo fatto per imporre al vescovo scelte relative ai parroci. Tale scelta viene effettuata con carità e discernimento e non segue, e non è subordinata, e mai lo sarà, a piccole logiche politiche o a polemiche di basso livello».

Come ampiamente riportato dai media, lo scorso 6 giugno è stata notificata per conoscenza alla diocesi di Pistoia, nella persona del vescovo,  l’Ordinanza del sindaco che chiede al legale rappresentante e parroco di Vicofaro don Massimo Biancalani, lo sgombero dei locali della parrocchia di Vicofaro entro 20 giorni dalla data della comunicazione, per motivi di sicurezza e igienico-sanitari. 

Pur avendo da eccepire sui termini di formulazione di detta ordinanza e sulla sua opportunità, la diocesi, come già fatto negli ultimi mesi e in ogni occasione in cui è stata chiamata in causa, assicura che agli ospiti di Vicofaro sarà trovata nel più breve tempo possibile una diversa collocazione perché, aldilà del dispositivo dell’ordinanza, è chiara la consapevolezza di superare questa ospitalità in modalità  emergenziale, che offre accoglienza ad un numero esorbitante di persone, lasciandole inevitabilmente in condizioni di alloggio gravemente precarie ed anche pericolose, prima di tutto per loro stesse e poi per il bene di tutti. Per i principi che muovono l’azione della diocesi, a tutti gli ospiti di Vicofaro sarà offerta accoglienza e assistenza in altre strutture messe a disposizione dalla diocesi stessa perché tutti gli ospiti di Vicofaro abbiano la possibilità di non rimanere per strada. Riteniamo infatti che ogni persona immigrata sia degna di rispetto e attenzione come ogni essere umano. Lo faremo in collaborazione con e il supporto della Caritas nazionale, degli enti diocesani preposti e di alcuni partner specializzati, che già da tempo ci affiancano.

La diocesi è sicura che don Massimo, in quanto ancora parroco di Vicofaro, ma sottoposto canonicamente all’obbedienza al suo vescovo, non solo accetterà ma favorirà questa operazione di ricollocamento.

La diocesi tiene infine a precisare che Vicofaro non chiude. Vicofaro si rinnova. Vicofaro chiuderà solo provvisoriamente perché  i locali della parrocchia infatti saranno sottoposti a un necessario – e doveroso – progetto complessivo di risanamento delle strutture. Subito dopo essi riapriranno, per essere ancora casa di accoglienza per un numero adeguato di persone, offrendo loro un ambiente conforme alle normative di sicurezza e igienico sanitari e salvaguardando anche gli spazi  – oltre la chiesa – per le attività pastorali della parrocchia.