Cultura & Società

A Roma un convegno su “Giorgio La Pira: attualità di un pensiero per la pace”

Si terrà lunedì 7 luglio alle 16 presso la Camera dei Deputati - Sala del Refettorio (Palazzo San Macuto - Via del Seminario 76)

“Giorgio La Pira: attualità di un pensiero per la pace. Politica, fede e futuro nel settimo anniversario del riconoscimento come Venerabile” è il tema del convegno in programma lunedì 7 luglio dalle 16 alle 19,30 alla Camera dei Deputati a Roma – Sala del Refettorio (Palazzo San Macuto – Via del Seminario 76).

Nel settimo anniversario della proclamazione di Giorgio La Pira come Venerabile della Chiesa cattolica, questo  convegno intende offrire un tributo profondo e plurale alla figura del “sindaco santo” di Firenze: testimone del  Vangelo, intellettuale acuto, uomo di azione e profeta della pace. L’iniziativa non si limita a celebrare il  pensatore e l’amministratore, ma vuole porsi come spazio di riflessione accademica e politica sull’eredità  culturale, spirituale e geopolitica di La Pira, alla luce delle sfide del nostro tempo, segnato da nuovi conflitti e  da un mondo in trasformazione. 

Durante la Guerra Fredda, Giorgio La Pira seppe immaginare e praticare una politica di pace che attraversava  i muri ideologici e i blocchi geopolitici: dai suoi viaggi a Mosca e ad Hanoi, all’impegno per il disarmo e il  dialogo interreligioso e interculturale, fino alla profetica attenzione per i popoli del cosiddetto Terzo Mondo,  in Africa, Asia e America Latina. La sua visione cristiana e universalista lo portò a prefigurare un ordine  internazionale fondato sulla giustizia, sullo sviluppo dei popoli e sulla centralità della persona umana. 

Nel tempo presente, segnato da nuovi venti di guerra e dalla crisi degli strumenti multilaterali, riscoprire il  pensiero e l’azione di La Pira significa anche interrogarsi sulla possibilità di ricostruire una cultura politica della  pace, ispirata anche ai valori del cristianesimo sociale e aperta ai bisogni del Sud Globale. È in questo solco che  il convegno propone una riflessione corale sulla Prima Repubblica e sulla sua classe dirigente, capace – pur  nelle differenze – di interpretare il ruolo internazionale dell’Italia in modo autonomo e creativo. Figure come  Enrico Mattei, Amintore Fanfani, Aldo Moro, Lelio Bassoe Bettino Craxi, insieme a La Pira, offrono ancora oggi  elementi preziosi per pensare il posto dell’Italia in un mondo policentrico, in cui nuovi attori – come Cina e  India e i paesi emergenti dell’Africa – ridisegnano la mappa della potenza e delle responsabilità globali. 

Attraverso interventi di storici, filosofi, teologi, studiosi delle relazioni internazionali e protagonisti della vita  pubblica, il convegno vuole contribuire a riaccendere il dibattito su un modello di politica alta, che metta al  centro la pace, la dignità umana e il dialogo tra le culture. Giorgio La Pira, messaggero di pace e anticipatore  dei tempi, parla ancora al nostro presente. 

PROGRAMMA 

16:00 – Apertura dei lavori 

• Fabio Porta – Commissione Affari Esteri – Camera dei deputati 

• Tiberio Graziani – Vision & Global Trends 

16:30 – Relazioni 

Giorgio La Pira, messaggero di pace 

Abbattere i muri, costruire i ponti: Giorgio La Pira e la Pace 

Patrizia Giunti – Fondazione Giorgio La Pira 

Sulla strada del “sindaco santo”: Comuni e cultura della Pace 

Sergio Moscone – Sindaco di Serralunga d’Alba 

Pensiero e azione in Giorgio La Pira 

I principi del personalismo nella visione politica di Giorgio La Pira 

Giulio Alfano – Pontificia Università Lateranense 

La lezione di La Pira e i democratici cristiani europei 

AntonGiulio de’ Robertis – Università degli Studi di Bari 

La visione geopolitica di Giorgio La Pira 

Il ruolo geopolitico del Mediterraneo nel pensiero di Giorgio La Pira 

Maurizio Gentilini – ISEM, Consiglio Nazionale delle Ricerche 

La “via italiana” di Giorgio La Pira e la trasformazione odierna degli equilibri internazionali Maurizio Vezzosi – Analista di geopolitica