Toscana

Carcere: morto a Sollicciano, incontro tra comune e direttrice

Il caldo rende ancora più invivibile la situazione. L'assessore al welfare del Comune di Firenze, Nicola Paulesu: "Vogliamo valutare insieme quali sono le azioni che possono essere messe in atto nei limiti delle nostre competenze e capacità

“Una nuova tragedia per la quale esprimiamo profondo cordoglio”. A dirlo è l’assessore al welfare del Comune di Firenze, Nicola Paulesu, dopo la morte di un detenuto nel carcere di Sollicciano, avvenuta nella giornata di venerdì, quando un detenuto di 57 anni è stato trovato morto., Le alte temperature di questi giorni rendono ancora più difficile sopportare la detenzione. Secondo quanto si apprende si tratterebbe di un uomo straniero, con patologie psichiatriche, che è stato trovato nella doccia. Si sarebbe trattato di un malore, inutili sono stati i tentativi di rianimarlo.

“Abbiamo già in programmato un incontro con la direttrice del carcere insieme al garante dei detenuti. Vogliamo valutare insieme quali sono le azioni che possono essere messe in atto nei limiti delle nostre competenze e capacità” afferma Paulesu: “In questi giorni di grande caldo pensiamo che sia necessario tenere alta l’attenzione sui temi della invivibilità del carcere, sia per i detenuto che per chi ci lavora – aggiunge l’assessore di Palazzo Vecchio -. Come amministrazione comunale proseguiamo il nostro lavoro e seguiamo con la massima attenzione la situazione di Sollicciano e portiamo avanti il confronto con le realtà territoriali per affrontare i problemi e cercare di risolverli per quanto di nostra competenza”.