Agesci
Giubileo Giovani: Agesci, in migliaia sulle strade di Roma
Saranno almeno 4mila, da tutta Italia, gli scout dell’Agesci che parteciperanno come pellegrini al prossimo Giubileo dei Giovani

Saranno almeno 4mila, da tutta Italia, gli scout dell’Agesci che parteciperanno come pellegrini al prossimo Giubileo dei Giovani che si aprirà il 28 luglio (fino al 3 agosto). Un numero destinato a crescere e ad arrivare alla soglia delle 10mila presenze quando i giovani da tutto il mondo – ne sono attesi un milione – convergeranno su Tor Vergata per partecipare alla veglia (2 agosto) e alla messa finale del 3, con Papa Leone XIV.
Essere Chiesa. A delineare al Sir la partecipazione al Giubileo dei Giovani degli scout aderenti all’Agesci, è Elena Marengo, Incaricata nazionale della Branca RS (ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni, ndr.), con Giuseppe Meli. “La nostra sarà una partecipazione – precisa Marengo – con le diocesi di provenienza così da poter vivere questo evento importante come chiesa locale.
‘Essere chiesa’ è un ambito del nostro impegno educativo su cui stiamo lavorando da tempo.
Ed è anche per questo che abbiamo voluto proporre iniziative aperte a tutti i giovani, non solo agli scout, per essere accoglienti e per camminare insieme agli altri pellegrini”.
Foto Calvarese/SIR
Tre proposte. Tre le proposte avanzate dall’Agesci per questo Giubileo: “la prima si chiama ‘Pellegrini di speranza – #parole che parlano’ (Giubileo 2025 – #parolecheparlano) che richiama il tema del Giubileo. Si tratta – spiega l’Incaricata – di una traccia di fede e di preghiera per accompagnare settimanalmente le comunità RS in avvicinamento al Giubileo. Per renderla fruibile a tutti abbiamo pensato ad un cammino da vivere nelle nostre comunità, un’occasione di condivisione con i nostri compagni di strada. Ascoltare insieme la Parola, portando l’attenzione in particolare su una, o più parole del Vangelo che ci aiutano a interpretare la realtà, la nostra vita”. La seconda proposta si chiama “Tracce di speranza”. (https://traccedisperanza.agesci.it/) ed è un’escape city realizzata dalla Branca R/S nazionale che propone ai gruppi giovanili un percorso composto da 16 tappe con l’obiettivo di affrontare temi che aiutino a trovare speranza laddove speranza non c’è: un viaggio immersivo all’interno di sé stessi, visitando luoghi significativi ma non turistici, luoghi di spiritualità, di riflessione, di impegno civile, di testimonianza e di cittadinanza attiva della città di Roma che aiuteranno a scoprire dove si nasconda la speranza nella città eterna”. Uno di questi luoghi è “ExtraLibera”, un ex cinema confiscato a Roma nel 2014, che bei suoi circa 700 mq ospita un viaggio sensoriale attraverso immagini, suoni e storie su corruzione, mafie e antimafia, rendendo disponibile il primo archivio nazionale e internazionale su questi temi. Per il Giubileo dei Giovani, il 30 luglio ExtraLibera aprirà le sue porte gratuitamente ai giovani che vorranno visitarlo. La terza iniziativa promossa dall’Agesci sarà una messa internazionale, nella basilica di san Paolo fuori le Mura, per tutti gli scout e le guide iscritti al Giubileo. “Attualmente stimiamo una presenza di circa 3500 giovani, 1300 circa solo italiani, il resto da vari Paesi del mondo. A presiedere la messa (ore 16), in lingua inglese, sarà mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca” spiega l’Incaricata nazionale RS che sottolinea il contributo fattivo all’evento, offerto dagli organismi internazionali dello scoutismo cattolico (Wosm e Iccs). All’esterno della basilica saranno allestiti dei megaschermi per seguire la liturgia. “Sarà un momento di fratellanza scout aperto a tutti, anche a chi non è scout” conclude Marengo.
Agesci e Giubileo. L’Agesci, prima del Giubileo dei Giovani, ha partecipato anche al Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità del 7 e 8 giugno e prima ancora a quello degli adolescenti (25-27 aprile), quando in piazza Risorgimento, a Roma, scesero in campo oltre 3mila tra esploratori e guide accompagnati dai loro capi. In un’intervista al Sir, Francesco Scoppola, co-presidente nazionale dell’Agesci insieme a Roberta Vincini, spiegò così il senso della partecipazione dell’Agesci al Giubileo: “Il senso di una presenza sicuramente non scontata. Partecipare al Giubileo è un segno di presenza nella Chiesa.
Non è semplicemente la partecipazione ad un evento dell’anno giubilare, ma è sentirsi parte della Chiesa, camminare nella Chiesa, essere Chiesa.
Inoltre, ciò che desideriamo evidenziare è l’idea che il Giubileo è un percorso parte anche di un’attività di natura educativa che vivono i nostri ragazzi”.