Fiesole
Giubileo: i giovani di Fiesole in cammino verso Roma, veglia e mandato nella cattedrale di S. Romolo
Ieri alle ore 21, accompagnati dal vescovo Stefano Manetti, oltre un centinaio di giovani si sono ritrovati in cattedrale per un momento di raccoglimento e di invocazione, prima della partenza

È iniziato ieri sera, giovedì 31 luglio, con una veglia di preghiera nella Cattedrale di San Romolo a Fiesole, il pellegrinaggio dei giovani della diocesi verso Roma per partecipare al Giubileo dei Ragazzi. Alle ore 21, accompagnati dal vescovo Stefano Manetti, oltre un centinaio di giovani si sono ritrovati nel cuore della loro Chiesa diocesana per un momento di raccoglimento e di invocazione, prima della partenza.
“È stato un momento semplice ma intenso, fatto di silenzio, preghiera e ascolto”, racconta don Francesco Rizzi, responsabile della pastorale giovanile diocesana. L’immagine che ha guidato la veglia è stata quella di Bartimeo, il cieco del Vangelo che grida a Gesù lungo la strada: un simbolo potente per chi è in cammino alla ricerca di senso, guarigione e fede.
Il vescovo Manetti, durante la meditazione, ha invitato i giovani a non aver paura di lasciarsi vedere, ascoltare, guarire. Come Bartimeo, anche noi – ha ricordato – dobbiamo trovare il coraggio di chiedere aiuto, di metterci davanti a Gesù così come siamo, con le nostre fragilità e le nostre speranze. Da qui l’invito a vivere il sacramento della confessione, proposto durante la veglia come gesto di liberazione e ripartenza.
Il libretto della celebrazione, arricchito da canti, preghiere e testi biblici, ha accompagnato i presenti in un itinerario spirituale profondo, culminato nella preghiera di mandato con cui il vescovo ha affidato i giovani alla protezione del Signore: “Guidali nei loro passi, perché giungano alla mèta desiderata con cuore puro e orecchi attenti”.
Terminata la veglia, i partecipanti si sono trasferiti nel vicino Seminario vescovile per il pernottamento. Questa mattina, di buon’ora, la partenza in pullman dei 120 giovani fiesolani alla volta di Roma, dove vivranno giornate intense di incontro, preghiera e festa insieme a migliaia di coetanei provenienti da tutta Italia.
Un Giubileo che per i giovani fiesolani è cominciato nel segno della luce, della fiducia e della comunione. “Partiamo dal centro della nostra Chiesa – ha concluso don Rizzi – uniti, con il cuore libero e lo sguardo aperto, pronti a lasciarci toccare da ciò che vivremo”.