Comunione e Liberazione
Morto don Silvano Seghi, fondatore di CL in Toscana
Storico parroco di San Salvi, a Firenze, a lui si deve la nascita e il radicamento a Firenze e in Toscana del movimento di Comunione e Liberazione

È morto a Firenze don Silvano Seghi, 84 anni, storico parroco di San Michele a San Salvi che ha guidato per 35 anni (1984-2019) e canonico della Basilica di San Lorenzo. A lui si deve la nascita e il radicamento a Firenze e in Toscana del movimento di Comunione e Liberazione.
Le esequie saranno celebrate sabato 23 agosto alle ore 11 nella chiesa di San Michele a San Salvi e saranno presiedute dall’Arcivescovo di Firenze Monsignor Gherardo Gambelli.
Don Seghi è stato ordinato sacerdote per la festività dei Santi Pietro e Paolo del 1966. Rimasto piccolissimo orfano di padre e cresciuto dalla mamma Orsola, è entrato ragazzo nel Seminario minore e quindi ha frequentato il Seminario maggiore di Firenze. È stato compagno di studi, fra gli altri, del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia, e di mons. Dante Carolla.
È negli anni Sessanta e prima di diventare sacerdote che don Silvano conosce Gioventù Studentesca – poi diventata Comunione e Liberazione – attraverso alcuni gruppi di Castelfiorentino e di Empoli che si ispiravano a quell’esperienza. Ma è solo qualche anno dopo che don Seghi, diventato curato presso la parrocchia di Santa Maria al Pignone, incontra davvero questa realtà nata dal carisma di don Luigi Giussani. Conosce infatti questo movimento attraverso alcuni studenti universitari fuori sede, che abitavano nella zona della parrocchia, e soprattutto grazie ad un giovane liceale, Pierfrancesco Amati, a sua volta divenuto più tardi sacerdote e a cui, nel 2019, ha passato il testimone della guida della parrocchia di San Salvi.
Nel 1972 nasce così a Firenze l’esperienza di Comunione e Liberazione guidata da don Silvano che presto sarà invitato da don Giussani a partecipare al Consiglio nazionale del Movimento. Il carisma proprio di CL porta tra l’altro in dono alla Chiesa e alla diocesi fiorentina, negli anni, varie vocazioni sacerdotali, tra le quali quella dell’attuale Arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi e di San Miniato Giovanni Paccosi, oltre a tanti laici impegnati nella pastorale, nel sociale e anche in politica.
In ognuno dei suoi ambiti di impegno, la cura della parrocchia, la guida della comunità di CL, l’insegnamento della religione nelle scuole medie e superiori, don Silvano diventa punto di riferimento per generazioni di ragazzi e adulti, che segue come educatore, prepara ai sacramenti, accompagna nella vita quotidiana. Un intero popolo che ha sperimentato la sua paternità e che, grato, è unito oggi nella preghiera.