Pisa
Pisa, il Cammino di Sicar per separati e divorziati
Al via un percorso di consulenza e accompagnamento pastorale e spirituale

Un cammino esperienziale, proposto a uomini e donne che hanno sperimentato le ferite della separazione o del divorzio dalla loro moglie o dal loro marito e adesso sono soli o si sono uniti ad altra persona. È il Cammino di Sicar che si aprirà il prossimo 27 ottobre alle ore 21 nell’oratorio della parrocchia di San Michele degli Scalzi, a Pisa.
Nato in Santa Croce in Fossabanda, trasferitosi alla chiesa di san Jacopo e Filippo, da quattro anni il Cammino di Sicar è stato «assunto» dall’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia. Ne sono direttori dal 2018 Marina Tedesco, bancaria e Vittorio Ricchiuto, ingegnere, entrambi di 56 anni, sposi dal 2005 e genitori di Lorenzo. Si rivolge a uomini e donne che – in molti casi – non hanno perso la fede in Dio, anzi. Ma che si sentono a disagio, percependosi giudicati dalla comunità. Il cammino è anche occasione per capire se il matrimonio non aveva i presupposti per essere celebrato e, per questo, è da considerarsi «nullo» (percezione che, eventualmente, dovrà poi essere confermata dalla sentenza di un tribunale ecclesiastico, al termine di un processo canonico).
Il tema scelto per il nuovo anno pastorale è «Rinascere alla vita nuova.Ogni incontro metterà in risalto una relazione: Nicodemo e Gesù, la Samaritana e Gesù, la vedova di Nain e Gesù, i discepoli di Emmaus e Gesù… Il Cammino di Sicar è quindi un invito a lasciarci incontrare, lasciarci cambiare, lasciarci amare da Dio: perché solo così possiamo riscoprire la bellezza della vita e prepararci a costruire comunità che siano davvero luoghi di accoglienza, discernimento, integrazione e di fraternità.
Il cammino si svolge su due binari che si completano: da una parte la consulenza professionale, che aiuta a leggere la propria storia e a riconoscere i bisogni più profondi della persona, della coppia e della famiglia; dall’altra l’accompagnamento pastorale e spirituale, che apre la strada all’incontro vivo con Cristo, capace di trasformare le nostre relazioni e di donarci speranza.