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Israele-Hamas: Faltas, “la reazione dei bambini”

Padre Ibrahim: "I sorrisi e gli occhi dei bambini della Terra Santa siano l’incoraggiamento per gli adulti responsabili a continuare sulla strada iniziata per raggiungere la pace in questa terra benedetta"

“I bambini della Terra Santa School di Gerusalemme hanno finalmente sorriso dopo due anni di grande tristezza. I bambini ieri si sono svegliati con una speranza nuova: sono arrivati a scuola più sereni e con gli occhi pieni di gioia. Era già in programma la festa per ricordare San Francesco, si erano preparati con molto impegno per recitare alcuni episodi della vita del Santo della pace, per danzare e per cantare e l’annuncio della pace ha dato loro più forza e più entusiasmo”.

A raccontare al Sir la reazione dei piccoli alunni della Terra Santa School di Gerusalemme alla notizia dell’accordo tra Israele e Hamas per porre fine alla guerra in corso a Gaza, è padre Ibrahim Faltas, direttore delle scuole di Terra Santa della Custodia francescana. “In questi ultimi due anni – racconta il frate – si erano spenti i loro sorrisi e negli occhi si poteva leggere la sofferenza per i loro amici di Gaza e la preoccupazione per i loro cari. In questo tempo abbiamo cercato di aiutare i nostri alunni e studenti delle scuole di Gerusalemme e della Cisgiordania a superare il trauma della violenza che ha avvolto la Terra Santa. Gaza non è molto lontana dal resto della Palestina e i bambini hanno percepito e sentito il dolore dei loro amici che vivevano a così poca distanza”.

“Molti di loro – rivela padre Ibrahim – hanno smesso di mangiare perché volevano condividere la stessa sofferenza dei loro amici di Gaza. Una bambina chiedeva continuamente di telefonare ai genitori per assicurarsi che fossero a casa mentre lei era a scuola. Oggi sorridente e felice, non l’ha più chiesto!”. Da qui l’auspicio di padre Faltas:

“I sorrisi e gli occhi dei bambini della Terra Santa siano l’incoraggiamento per gli adulti responsabili a continuare sulla strada iniziata per raggiungere la pace in questa terra benedetta. Non possiamo deludere la speranza dei bambini, non possiamo cancellare il loro futuro!”.