Vita Chiesa

DIALOGO INTERRELIGIOSO, VIAGGIO IN GIAPPONE PER DOCENTI FACOLTA’ TEOLOGICA DELL’ITALIA CENTRALE

Una delegazione della Facoltà Teologica dell’Italia centrale partirà domenica prossima per conoscere i responsabili delle più importanti tradizioni religiose del Giappone ed anche le piccole ma significative comunità cattoliche presenti nel Paese. Tra gli appuntamenti la visita ad alcuni monasteri ed università buddiste e scintoiste, l’incontro con un gruppo interreligioso di Nagasaki, nonché a Tokyo con i rappresentanti di nuove associazioni religiose giapponesi e il presidente della Risshō Kōsei-kai Nichico Niwano, mentre al monte Hiei di Kyoto, appuntamento con il venerando Handa patriarca supremo della scuola buddista Tendai. Il viaggio si inserisce nel solco di un gemellaggio iniziato nel 2005 con l’arrivo a Firenze di una delegazione della Università buddista Shingon del Monte Koya, culminato con la festosa accoglienza in Palazzo Vecchio e la seguente millenaria cerimonia del fuoco (goma) in Palazzo Strozzi. “Il gemellaggio con l’Università del Koyasan è semplice – precisa il preside della facoltà toscana don Andrea Bellandi – soprattutto all’insegna dell’amicizia. La nostra visita in Giappone con i due giorni che passeremo sul Monte Koya ha anche l’obiettivo di riannodare i contatti con l’università e stabilire un progetto comune di ricerca che possa produrre un lavoro condiviso su alcune tematiche. D’altra parte – continua Bellandi – tutto il viaggio sarà un avvicinarsi curiosi ad un mondo obiettivamente distante e per certi versi anche sconosciuto, di grande interesse attuale e che rappresenta una sfida ad allargare i nostri orizzonti sapendo anche cogliere aspetti che possono contribuire a comprendere meglio la nostra tradizione religiosa”. Significativo anche il programma di incontri con la Chiesa cattolica locale: “Ci aspettano diversi vescovi ed anche le comunità – conclude Bellandi – proprio per farci partecipi del loro importante impegno missionario che ha trovato anche nel campo dell’educazione un terreno fertile di lavoro. Per questo vedremo i colleghi dell’università Sophia di Tokio che ha una grande storia ed è il fiore all’occhiello della presenza culturale cattolica del dialogo con le istituzioni accademiche giapponesi: per noi sarà interessantissimo poter conoscere questa realtà ed anche i docenti, prevedendo possibili rapporti anche in futuro con la nostra facoltà”.