Arte & Mostre

LEONARDO: SCOPERTA CHIESA DOVE FANCIULLO PREGAVA CON MADRE

E’ una chiesa in disuso della campagna di Vinci (Firenze) il luogo principale dell’ infanzia di Leonardo da Vinci (1452-1519) perché in quel lembo di contado fiorentino vi pregò e visse la madre naturale, Caterina, da cui egli nacque come figlio illegittimo in seguito ad una relazione col padre, il notaio ser Piero. La chiesa è stata individuata grazie allo studio di antichi documenti parrocchiali che hanno permesso di aggiungere nuovi elementi al reticolo sociale che accompagnò la vita dell’ artista, in questo caso riguardo ai luoghi della sua infanzia e della madre. “Il minuscolo borgo rurale di San Pantaleo diventa oggi un nuovo riferimento nella biografia leonardesca – ha spiegato il direttore del Museo Ideale di Vinci, Alessandro Vezzosi, annunciando la novità in una conferenza al Museo del Bigallo di Firenze – perché qui visse Caterina da sposata e qui si recava Leonardo in visita alla madre. L’ artista viaggiò molto ma non recise mai i legami col territorio nativo”. E’ dagli atti della piccola parrocchia, infatti, che emerge in modo preciso la presenza della madre di Leonardo sulle cui origini, fra l’altro, alcuni studiosi hanno di recente teorizzato una possibile provenienza orientale, in condizioni di schiavitù. La donna (contadina o serva non è certo) si ‘accaso” cioé sposò, quattro-cinque anni dopo la nascita di Leonardo, tale Antonio Buti detto l’ ‘Acchattabriga’, un fornaciaio che aveva casa nella parrocchia di San Pantaleo il cui nome, nel tempo, comparirà curiosamente come quello di testimone in molti atti redatti dal notaio ser Piero che sono pervenuti ai giorni nostri. Esattamente Caterina visse un trentennio in località Campo Zeppi, un posto rintracciabile anche oggi che Leonardo conosceva bene. “Leonardo non smise mai di frequentare i luoghi della sua infanzia, anche quando fu artista affermato”, ha aggiunto Vezzosi, provocando una suggestione che verrà stimolata il prossimo 9 settembre con un’ iniziativa culturale pubblica dedicata proprio a Caterina. In quella data la chiesa di San Pantaleo (così nominata perché dedicata a San Pantaleone) verrà aperta al pubblico dopo 30 anni di chiusura. L’edificio è di origine medievale ed ha subito molti rimaneggiamenti. Situato ‘un miglio’ fuori Vinci, non è in buone condizioni di conservazione anche se interventi recenti hanno messo in sicurezza le strutture portanti fra cui il tetto. La chiesa sarà raggiunta attraverso la ‘via di Caterina’, il percorso in mezzo ai campi che faceva Leonardo da fanciullo. Nell’occasione il maggiore studioso di Leonardo, il professor Carlo Pedretti, leggerà alcuni passi tratti da manoscritti originali. (ANSA).