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Valentino, più che un santo un consiglio

di Lorella PellisSaranno i venti di crisi, sarà il carovita che imperversa, ma mai come quest’anno i «messaggi» per San Valentino ci sono apparsi così fiacchi. Poche e banali le pubblicità alla tv, imperniate soprattutto sulle solite offerte dei cellulari con «in campo», da una parte, la sempreverde (d’occhi) Megan Gale e, dall’altra, il solito cagnone Ettore stavolta in compagnia della pure sempreverde (d’aspetto) Sofia Loren. Pochi i segnali fuori, tra cui la parte del leone spetta agli ormai stantii e sempre uguali cuoricini rossi dei Baci Perugina (magari stantii anche quelli) che ammiccano stancamente dalle vetrine dei bar. E, soprattutto, poca voglia di proporre qualcosa di costoso, visto l’aere (e l’euro) che tira.

Peccato, perché stando a un sondaggio di www.winenews.it, sito Internet degli amanti del buon bere, il vino ideale per brindare in occasione della festa degli innamorati sarebbe il Brunello di Montalcino, preferito dal 31% dei votanti e in favore del quale si è espresso pure il principe Emanuele Filiberto. Fra parentesi, il rampollo di casa Savoia e l’attrice francese Clotilde Courau, sposati da pochi mesi e appena diventati genitori della piccola Vittoria, hanno fatto sapere che festeggeranno a Ginevra con una cenetta intima ma «esagerata».

Peccato però che la realtà delle nostre tasche sia così lontana da quella delle tasche reali. Per i più, infatti, il ristorante è off limits, il gioiellino d’ordinanza pure, il week-end romantico – che quest’anno ci stava proprio bene, visto che il 14 febbraio cade di sabato – non se ne parla neppure. Non resta che una cenettina casalinga, al lume di candela (non di quelle svedesi, che costano troppo) e senza tante ostriche, aragoste, brunelli o champagne per la testa; meglio gamberetti surgelati e un bianchino frizzante o uno spumantaccio in offerta post-natalizia. Un tradimento del mitico 14 febbraio? Giammai. Il santo degli innamorati questo opportuno cambiamento di programma l’aveva previsto, anzi ce l’aveva nel nome: «va’ lentino», ossia vacci piano. Da intendere magari, per chi non è ancora sposato, anche in un altro senso…