Arte & Mostre

Musei Firenze. Agli Uffizi cambia volto la «Sala di Adamo ed Eva»

Lo spazio è appena stato riallestito, con nove dipinti aggiuntivi rispetto ai 14 finora esposti, e ora accoglie l’Adamo e l’Eva a grandezza naturale del tedesco Hans Baldung detto Grien (da 10 anni in deposito), messi a fianco in dialogo diretto con un’altra celebre coppia di dipinti dello stesso soggetto, l’Adamo ed Eva di Lukas Cranach il Vecchio. La sala ospita tele di maestri tedeschi e fiamminghi dalla fine del ‘400 alla prima metà del 500: tra questi, vi sono i noti ritratti di Martin Lutero, quello con la moglie Katharina von Bora e quello con Filippo Melantone, realizzati sempre da Cranach, e tutte le tele di proprietà degli Uffizi dipinte dal grande artista tedesco Albrecht Durer, del quale lo stesso Baldung Grien fu allievo: San Giacomo Apostolo, San Filippo Apostolo, la Madonna con Bambino, il Ritratto del Padre e la celebre Adorazione dei MagiMadonna e l’Adorazione erano visibili in museo.

Come avviene per le due coppie di Adamo ed Eva, anche quest’ultimo dipinto di Durer dialoga adesso con un’Adorazione realizzata da un altro maestro dello stesso periodo storico: si tratta di quella dell’olandese Gerard David, finora non esposta. «Dopo molti anni gli splendidi Adamo ed Eva di Hans Baldung tornano a farsi ammirare dai visitatori- spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt– rispecchiandosi negli stessi personaggi dipinti da Cranach il Vecchio. Così rinasce un suggestivo confronto artistico e visivo, voluto per la prima volta dallo storico direttore Roberto Salvini; inoltre, la Sala del Rinascimento del Nord risulta ora valorizzata da nove opere in più rispetto al passato, e tutti i nostri capolavori di Durer hanno finalmente lo spazio che spettava loro in galleria».