Arte & Mostre

Musei, da lunedì anche in Toscana le prime riaperture. Ma molti rimandano

A Firenze i musei civici riaprono lunedì prossimo, 18 gennaio. Dopo il via libera del Governo, il Comune di Firenze è pronto ad accogliere di nuovo i visitatori. “Non vogliamo perdere nemmeno un minuto – ha dichiarato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – e anche se sappiamo che ci saranno sacrifici economici da fare crediamo che sia un segnale di speranza importante: dopo un anno di grave crisi per tutto il comparto culturale adesso ci auguriamo che la riapertura, con tutte le necessarie prescrizioni sanitarie, possa essere permanente”. “In questi giorni – ha continuato – abbiamo lavorato senza sosta per organizzare la riapertura e possiamo annunciare che lunedì saranno di nuovo visitabili tutti i musei comunali. Dal Comune vogliamo che arrivi un messaggio chiaro: la cultura, come la scuola, sono pilastri fondamentali della società e gli strumenti cruciali per lo sviluppo e l’educazione delle giovani generazioni. Ringraziamo il ministro Dario Franceschini per aver ascoltato le richieste del mondo culturale e per l’impegno continuo verso tutto il settore”.

Il Bargello sarà il primo complesso museale statale di Firenze a riaprire le porte ai visitatori lunedì 18 gennaio. Dopo il Dpcm del Governo che prevede la riapertura nei giorni feriali e la conferma della Toscana in zona gialla, questa mattina la direttrice Paola D’Agostino ha firmato il decreto con il quale dispone l’apertura da lunedì del museo nazionale del Bargello (orario 8:45-13:30), delle Cappelle medicee (8:45-13:30 lunedì e martedì; 14-18:30 da mercoledì a venerdì) e di palazzo Davanzati (14-18:30).Resta sospeso, dice il decreto, il servizio di apertura al pubblico del complesso di Orsanmichele e del museo di Casa Martelli. La riapertura al pubblico dei tre musei del complesso è, come previsto dalle disposizioni nazionali, legato a uno “scenario di gravità e di livello di rischio qualificato come zona bianca o gialla” e “in caso di mutamento delle condizioni di gravità (inclusione dell’area da parte degli organi competenti nelle zone arancione o rosse) il servizio di apertura al pubblico verrà temporaneamente sospeso e riprenderà al ripristino dello scenario di gravità minimo atteso”.

L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze riapre al pubblico le sale del suo piccolo ma prezioso Museo, dopo la chiusura causata dall’emergenza sanitaria per epidemia da Covid-19. A partire da lunedì 18 gennaio sarà perciò possibile ammirare nuovamente i capolavori in commesso fiorentino, un’arte che ha come protagonista la pietra dura nelle sue innumerevoli varietà e dove l’insieme finale, frutto dell’accostamento di innumerevoli sezioni di pietre sagomate, appare magicamente come un’unica immagine. Gli orari di apertura sono i seguenti: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.15 alle ore 14.00. Tali orari potranno subire cambiamenti per cause connesse all’emergenza Covid-19 e alla necessità di riorganizzazione del servizio, in tal caso ne sarà dato tempestivo avviso.

La Galleria dell’Accademia di Firenze si sta preparando a riaprire con una veste completamente nuova che non mancherà di sorprendere il pubblico! L’apertura avverrà il 13 febbraio. “Saremo pronti ad ospitare nuovamente i visitatori dal 13 febbraio 2021. In questo periodo – dichiara il Direttore Cecilie Hollberg – la Galleria dell’Accademia è rimasta chiusa per ovvi motivi ma in realtà non ci siamo fermati un attimo. Ne abbiamo approfittato per portare avanti e iniziare cantieri che, come già comunicato più volte, sono fondamentali a migliorare lo stato di salute della Galleria e delle sue preziose collezioni. Non avendo il museo alcun deposito, è stata una vera sfida ricollocare le oltre 450 opere della Sala del Colosso e della Gipsoteca. In mancanza di pubblico, sono i modelli di Lorenzo Bartolini a popolare ed arricchire il nostro percorso espositivo e i dipinti del ‘500 risplendono di un’altra luce nelle sale delle mostre temporanee. Una nuova Galleria dell’Accademia, eccezionalmente per il tempo della durata dei lavori che proseguiranno dietro le quinte. Invito tutti a venire a vederla.”

A Firenze, il 19 gennaio alle 8:30, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt riaprirà al pubblico il Giardino di Boboli. “Posso dire per le Gallerie degli Uffizi che, se la Toscana venisse confermata in zona gialla e appena uscirà il Dpcm, con il Giardino di Boboli siamo pronti a partire subito, poi le altre realtà museali sono più complesse, e quindi servono tempi tecnici e amministrativi per riprendere le aperture”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt

Annunciano inoltre la riapertura da lunedì il museo della Città di Livorno, e a Pistoia il Civico d’arte antica in Palazzo comunale, lo Spedale del Ceppo e il museo del Novecento di palazzo Fabroni; tra quelli che non riapriranno ci sono la parte museale del Duomo di Siena e la Torre di Pisa. “In questi giorni – conferma l’assessore di Firenze alla cultura, Tommaso Sacchi – abbiamo lavorato senza sosta per organizzare la riapertura e possiamo annunciare che lunedì saranno di nuovo visitabili tutti i musei comunali”. Con la loro riapertura sarà inaugurata anche la mostra di Henry Moore al museo Novecento, e riaperta la rassegna dedicata a Raffaello in sala d’Arme di Palazzo Vecchio e quella fotografica di Massimo Sestini nell’ex refettorio di Santa Maria Novella. Le Gallerie degli Uffizi apriranno i siti all’aperto, ovvero Giardino di Boboli martedì 19 gennaio e forse da lunedì la Loggia dei Lanzi: ci vorrà più tempo oer il museo degli Uffizi e Pitti.

Resta chiuso al pubblico il complesso monumentale dell’Opera di Santa Maria del Fiore che comprende Duomo, Campanile di Giotto, Battistero e museo. La Galleria dell’Accademia di Firenze ha reso noto che sarà pronta il 13 febbraio: durante la chiusura per il lockdown, ha avviato lavori ancora in corso. Ripartono dal 21 gennaio l’Archeologico nazionale di Firenze e San Marco. “Messi in ginocchio dal protrarsi della pandemia – dice Patrizia Asproni, presidente del museo Marino Marini di Firenze che lunedì non riaprirà – le nostre istituzioni museali sono oggi in grave sofferenza, tanto in termini di risorse economiche quanto per l’assenza di pubblico”.

Da lunedì 18 gennaio riapriranno al pubblico i musei di Prato con ingresso gratuito per due settimane, ad eccezione della mostra temporanea ‘Protext!’ del Museo Pecci, lo spazio riapre dal 20 gennaio, che è a prezzo ridotto. La decisione segue il Dpcm del Governo che consente la riapertura dei musei nei giorni feriali nelle regioni in zona gialla.

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Museo del tessuto, Museo di Palazzo Pretorio e Musei Diocesani (esclusi gli affreschi del Lippi in Cattedrale) torneranno ad accogliere il pubblico rendendo nuovamente visibili le collezioni permanenti e le mostre temporanee, ciascuno osservando gli orari e i giorni di chiusura ordinari, definiti prima dell’ultima chiusura. In occasione della riapertura, sul pennone de Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci verrà issata la bandiera realizzata dall’artista londinese Jeremy Deller ‘A flag for a new Pangolin Nation’.Riapertura il 18 gennaio anche per il Maec di Cortona (Arezzo) che per l’occasione offre una giornata di visite guidate gratuite, su prenotazione. La decisione è stata presa dal Comitato tecnico che ha indetto per il 18 gennaio l’apertura straordinaria del museo, abitualmente chiuso il lunedì. Lo stesso giorno torna a riaprire anche il Museo della ceramica di Montelupo Fiorentino (Firenze).