Cultura & Società

Acque dolci di Toscana

di Francesca Galluzzi

Toscana, terra d’arte, di colline, di splendide coste. Ma anche terra di laghi. Non particolarmente significativi per dimensioni, ma interessanti dal punto di vista naturalistico, storico, geologico. In una presentazione che non vuole certamente essere esaustiva, alcuni fra gli specchi d’acqua più o meno conosciuti, presentati seguendo un criterio geografico da sud verso nord.

Sotto la collina su cui si erge Massa Marittima il Lago dell’Accesa, circondato da pioppi, eucalipti, canne, è un luogo interessante non tanto per l’ampiezza del bacino, quanto per la gradevolezza dell’ambiente. Le sorgenti del lago sono poste sotto la superficie: l’acqua che apparentemente non entra, esce però in un unico emissario, la Bruna, che dirigendosi verso il mare raccoglie diversi altri corsi d’acqua. La tradizione popolare ha sempre collegato al lago eventi tragici, come carrozze e villaggi sprofondati nelle profondissime acque, o inspiegabili: si diceva per esempio che le acque dell’Accesa non gelassero mai e che, ricche di pesce, non avessero fondo. Poi una decina di anni fa un’equipe di studiosi ha finalmente definito la profondità massima, che al centro del lago consta di circa 38 metri, molto significativa viste le ridotte dimensioni. Il lago fu abitato, come documentano i resti di un antico insediamento etrusco, probabilmente per la ricchezza di metalli della zona; i reperti hanno permesso la costituzione di un Parco Archeologico, completamente visitabile. Oggi l’Accesa è molto frequentato anche per la fauna, soprattutto ittica, è infatti riserva di pesca della Federazione Italiana Pesca Sportiva, ed è balneabile.

Secondo lago naturale di Toscana è quello di Chiusi, collocato ai piedi dell’altura che da secoli ospita la città di origine etrusca. Come il vicino lago di Montepulciano questo «chiaro», nome locale del lago, si inserisce perfettamente nel dolce paesaggio della Val di Chiana, e costituisce l’ultimo resto di un ben più ampio bacino che in epoche antichissime comprendeva tutta la valle e il grande Trasimeno. Il Lago di Chiusi, che in passato dava da vivere a famiglie di pescatori professionisti, è navigabile; nel luogo denominato Sbarchino un pontile si estende sul lago, altri punti corrispondenti a spiaggette e insenature permettono l’approdo. Navigazione controllata, regolamentazione dei permessi di pesca, aree delimitate e riservate alla piscicoltura, oltre ad una cura costante nel ripristino dei fondali sono le azioni di tutela dello specchio d’acqua, che è stato elevato al rango di ANPIL (area naturalistica di importanza locale) ed è visitato da moltissime specie di uccelli. Gli abitanti della Val di Chiana tramandano anche la leggenda del lago, legata a Mustiola, la Santa protettrice di Chiusi. La giovane, vissuta nel III secolo d.C. era cristiana con l’opposizione della famiglia. Per sfuggire a sicura persecuzione dovette attraversare il lago: non aveva barca, ma avvertita da un angelo, una notte stese il mantello sull’acqua e questo, galleggiando, la trasportò sana e salva sull’altra riva, lasciando dietro di sé una scia di luce, che si vedrebbe ancora sulle acque ogni 3 aprile.

Il più ampio lago toscano è quello di Massaciuccoli, in Versilia, incuneato fra i comuni di Massarosa, Vecchiano e Viareggio. Molto interessante dal punto di vista naturalistico, si trova al centro di un’ampia zona umida, antica laguna di origine marina ora arretrata per il progressivo avanzare della zona costiera, a sua volta inserita nel Parco Naturale di Migliarino-San Rossore. Le reminiscenze del passato sono molte, dai resti del porto commerciale a quelli della villa della famiglia dei Venulei Aproniani, entrambi di origine romana. Il lago però ha legato per sempre il suo nome a quello del celebre compositore Giacomo Puccini, che scelse questo angolino di mondo come luogo privilegiato per trovare ispirazione e dedicarsi alla caccia con gli amici. La Villa di Puccini, posta sulla sponda ovest del lago, è visitabile e custodisce la tomba del maestro. Direttamente sul lago è stato eretto il teatro all’aperto a lui dedicato, dove ogni estate si svolge il festival pucciniano. Massaciuccoli è solcato da canali artificiali, deputati al defluire delle acque; è tutto circondato da una vegetazione palustre ed ha una profondità molto modesta. La presenza di uccelli, sul lago e nei canali, vede cormorani, aironi, cavalieri d’italia, garzette, martin pescatore. La L.I.P.U (Lega italiana protezione uccelli) dà possibilità agli appassionati di fare birdwatching anche a bordo dei battelli che solcano le acque del lago. La navigazione è infatti proibita tranne che per i battelli della società Eco-Idea, che organizza crociere giornaliere da aprile ad ottobre.

Molto più recente l’invaso artificiale di Bilancino, presso Barberino di Mugello, un lago creato dall’uomo per regolare i bisogni idrici della città di Firenze, che in pochi anni ha trasformato un’area tipicamente agricola in zona balenare ad alto richiamo turistico. L’invaso creato dal fiume Sieve le cui acque vengono raccolte in una vasta conca, ha una superficie di 5 kmq e una profondità di tutto rispetto, pari a 31 metri nei punti più profondi. In un contesto ambientale molto bello, nelle immediate vicinanze delle grandiose ville medicee di Cafaggiolo e Castello del Trebbio, Bilancino ha guadagnato rapidamente i favori di mugellani e fiorentini. Sulle rive del lago sono sorti club e circoli per praticare sport tipicamente marini come la vela e il wind surf. Sono disponibili anche due spiagge attrezzate, e si può comunque fare canoa e pesca sportiva. L’inusuale presenza di superfici d’acqua ha attirato numerose specie di uccelli, così che nel 2004 sulla sponda nord est di Bilancino è stata istituita l’Oasi Naturalistica di Gabbianello, riconosciuta come A.N.P.I.L dotata di un Centro Visite e di sentieri e casotti per l’osservazione. Fatta eccezione per i mesi di luglio e agosto, in cui gli uccelli nidificano, l’Oasi è visitabile tutto l’anno.Dal paese fantasma alle Oasi del WwfSono artificiali ma, non per questo, meno suggestivi. Al pari del lago di Bilancino, gli invasi di Montedoglio, in Valtiberina, e San Casciano dei Bagni, al confine della provincia di Siena con il Lazio, aggiungono una nota di colore in più a paesaggi di grande bellezza. In Garfagnana, poi, ce ne sono addirittura otto (Gramolazzo, Vagli, Pontecosi, Isolasanta, Vicaglia, Villa Collemandina e i due «fiordi» di Trombacco e Turrite Cava): il più famoso, quello di Vagli, ha offerto ogni dieci anni, fino al 1994 lo spettacolo del paese sommerso di Fabbriche di Careggine che tornava alla luce in occasione dei periodici svuotamenti, successivamente – a quanto pare – non più necessari, con gran dispiacere degli operatori turistici locali. E poi, tra i laghi minori toscani, non vanno dimenticate le residue aree palustri situate poco a nord dell’Arno, tra cui l’interessante lago di Sibolla alle porte di Altopascio: il sito www.zoneumidetoscane.it ne offre una guida completa. Altri, tra cui gli specchi d’acqua costieri di carattere palustre o lagunare (lago di Burano, laguna di Orbetello, paduli di Bolgheri e di Orti-Bottagone), ma anche gli stagni della piana di Firenze sono inseriti tra le Oasi del Wwf: se ne può avere notizia anche in questo caso su internet all’indirizzo www.wwf.it/oasi/schedeoasi.asp. Lago dell’Accesa:ufficio informazioni turistiche di Massa Marittima tel. 0566-904756Lago di Chiusi: ufficio informazioni di Chiusi tel. 0578-227667Lago di Massaciuccoli:ufficio informazioni Viareggio tel. 0584-962233; servizio di navigazione turistica a cura di Eco-Idea tel. 0584-350252; LIPU tel. 0584-975567Invaso di Bilancino:ufficio turistico della Comunità Montana del Mugello tel. 055-845271; ufficio informazioni turistiche Barberino Mugello presso casello della A1 tel. 055-8420106; Oasi di Gabbianello tel. 055-5535003.