Cultura & Società

BANCARELLA SPORT, VINCE IL LIBRO DI ALEX ZANARDI

Un premio al coraggio, alla voglia di ricominciare sempre e di affrontare le sfide, anche le più difficili. Il Bancarella Sport 2004, il 41° della storia, è andato al campione di F.1 Alex Zanardi che, insieme a Gianluca Gasparini, giornalista della Gazzetta dello sport, ha scritto «…Però, Zanardi da Castel Maggiore» (Baldini Castoldi Dalai). È stata una vittoria ottenuta raccogliendo 32 dei 116 voti validi, dopo un testa a testa con Emanuela Audisio, inviata di Repubblica, e il suo «Bambini infiniti» (Mondadori), raccolta di storie di grandi campioni, da Diego Maradona a Bjorn Borg, da Mike Tison a Nadia Comaneci, da Muhammad Alì a Ben Johnson (27 voti). Storie viste da dietro le quinte, storie di vita vissuta e guardate, con l’occhio curioso e attento di chi cerca l’anima delle persone. Sedici voti sono andati a Beppe Severgnini con «Manuale dell’imperfetto sportivo» (Rizzoli), e a Richard Cohen con «L’arte della spada» (Sperling and Kupfer) con prefazione del recordman di medaglie vinte alle Olimpiadi Edoardo MangiarottiItalo Cucci con «Un nemico al giorno» (Limina), 11 a Enrico Palandri con «L’altra sera» (Feltrinelli).

Come è nella tradizione del Bancarella, in un Teatro della Rosa gremito, la platea ha seguito in diretta lo spoglio e la lettura dei voti uno ad uno, con attenzione un briciolo di apprensione dal momento che tutti i titoli in gara erano degni di interesse. Del resto già al momento della prima selezione il lavoro della giuria non è stato facile, come ha più volte sottolineato il presentatore e membro della giuria Paolo Liguori, direttore del Tgcom: «Abbiamo scelto questi sei finalisti, ma vi assicuro che avrebbero potuto essercene almeno altri sei con loro, questo a testimoniare che la letteratura sportiva cresce e i bei libri sono sempre più numerosi». «Ho accettato di scrivere questo libro – ha spiegato Zanardi – per sdrammatizzare la sceneggiatura del mio incidente. La vita continua, va avanti ed è bellissima. Oltre all’orgoglio di lasciare qualcosa, una traccia, un ricordo scritto delle mie imprese sportive che un giorno mio figlio potrà leggere, volevo che restasse anche una testimonianza che potesse aiutare altri ad andare avanti nei momenti difficili». Grande soddisfazione è stata espressa dal coautore Gasparini, alla sua prima esperienza letteraria: «È stata un’occasione bellissima, non solo perché ho conosciuto bene Alex, ma perché tra noi è nata un’amicizia e questo è l’aspetto più importante e prezioso di tutto».(ANSA).