Cultura & Società

Bullismo a scuola: linee guida per prevenzione e contrasto

«L’opera educativa è frutto di vere e profonde alleanze tra genitori, scuola, associazioni ecclesiali e sportive, territorio. Alleanza fatta di dialogo, confronto, scelte condivise e sostenute. Un’interazione efficace tra adulti significativi che si sostengono e si rispettano vicendevolmente nei ruoli e nei compiti». Lo ha detto questa mattina a Milano Virginia Kaladich, presidente nazionale Fidae (Federazione scuole cattoliche), intervenuta alla presentazione della Prassi di riferimento Uni/PdR 42:2018 per prevenire e contrastare il bullismo a scuola. Il documento è frutto del lavoro di Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento, con Fidae, Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa) e Moige (Movimento italiano genitori) e con la partecipazione di rappresentanti dell’avvocatura e della magistratura.

Secondo l’Istat in Italia un minore su due è vittima di episodi di bullismo: l’età più a rischio è tra gli 11 e i 17 anni e ad essere più colpite sono le femmine (20,9%) contro il 18,8% dei maschi. Per affrontare e prevenire il fenomeno, la Prassi di riferimento definisce un sistema di gestione che individui specifici rischi di bullismo, comunichi con efficacia all’esterno le proprie strategie di intervento, rafforzi la fiducia delle famiglie, favorisca un approccio multidisciplinare al contrasto  e che possa anche essere utilizzato come riferimento per una certificazione rilasciata da un organismo accreditato indipendente di parte terza sull’efficacia delle misure adottate. In questo modo, per la presidente Fidae «l’alleanza si fa formazione e prevenzione, e sono molte le realtà educative già impegnate in questa direzione».

Di qui i l’auspicio che la Prassi favorisca «a livello educativo e scolastico nell’ambito dell’offerta formativa, la definizione di percorsi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo».

Le Linee guida sono uno strumento di comunicazione, prevenzione e contrasto, ma volto anche a rafforzare la fiducia delle famiglie e della società nei confronti di scuole e organizzazioni che ospitano minori e che potranno ottenere una certificazione rilasciata da un organismo accreditato per poter dimostrare l’adozione e la realizzazione delle misure antibullismo: una novità assoluta. La scuola o l’organizzazione che applica la prassi dovrà adottare e rendere pubblico un documento nel quale si impegna tra l’altro a definire e attivare misure di prevenzione e di contrasto illustrando obiettivi, politiche e strategie da seguire; dovrà garantire corretta vigilanza sugli alunni in tutti i suoi spazi attraverso l’elaborazione di un piano che indichi addetti preposti e relative postazioni. Ogni anno dovrà inoltre definire azioni da attivare per migliorare prevenzione e contrasto. E ancora: ogni scuola/organizzazione dovrà inserire nel proprio sito web una sezione dedicata nella quale inserire la politica antibullismo adottata, l’indirizzo e-mail per segnalare eventuali casi, il testo della prassi di riferimento, i nominativi dei componenti della Commissione antibullismo, lo specifico regolamento nel quale indicare i comportamenti non consentiti e le relative sanzioni disciplinari. Infine dovrà adottare annualmente un piano di formazione e sensibilizzazione di tutte le componenti e sottoporsi periodicamente ad audit, sia programmati che a sorpresa.