Cultura & Società

Carrara diventa una galleria urbana nel segno del marmo

Corti e cortili di palazzi storici tra i più ricchi di significato, piazze, strade e spazi pubblici cittadini abbracceranno le sculture, le installazioni, le opere e le mostre personali di una ventina di artisti e designer italiani e stranieri selezionati per la loro capacità di interpretare con originalità il marmo. Il marmo è la materia suprema. A fare da cornice alla sinfonia del marmo ci saranno ogni sera (dalle 18.00 in poi) musica e teatro, incontri e passeggiate culturali, tour guidati ed enogastronomia con gli speciali menu nei ristorante de “Il Marmo è servito” e molto altro (info su www.whitecarraradiwntown.it). 

Fra i protagonisti di White Carrara Downtown – ospite della quarta edizione è il giovane social artist Jago – ci sarà la Cooperativa Scultori Carrara che da sola riunisce quattro giovani scultori carraresi la cui opera è ancora caratterizzata dall’uso dello scalpello per la realizzazione di manufatti in marmo scolpiti a mano. Presentano mostre personali molti artisti di Carrara ma anche di altre provenienze sia italiane che estere, legati alla città per aver intrapreso qui la propria formazione presso l’Accademia di Belle Arti, istituzione di grande  rilievo soprattutto nell’ambito della scultura  e pertanto apprezzata e frequentata da studenti di ogni parte del mondo. Fra gli scultori più noti Giorgio Andrei, artista formatosi alla Scuola del Marmo che ha lavorato anche per Piero Cascella e Giuliano Vanghi: la sua abilità nella lavorazione della materia lo ha portato a sperimentare, oltre al marmo, materiali diversi come l’argilla patinata e il bronzo. Sul fronte degli stranieri l’importante presenza di Elias Naman, per l’omonimo studio, scultore di origine siriana che espone in Italia, Siria, Brasile, Germania e Francia. Presente con una sua personale anche l’artista internazionale, molto legata a Carrara, Aidan Salakhova: scultrice, pittrice, fotografa, gallerista, personaggio pubblico, fondatrice della Galleria Aidan a Mosca, le sue forme raccontano sentimenti e verità dell’essere Donna o Uomo, lasciandoli scolpiti al vento dei tempi. Espongono inoltre Valentina Giovando, designer ligure dedita da più di vent’anni ad una ricerca stilistica che coinvolge tutto il mondo dell’arte tradotto in mobili, lampadari e opere di design, Elena Saracino originaria di Udine ma residente a Carrara dove prosegue la sua ricerca artistica nel campo della scultura e dell’installazione ambientale, Francesca Menconi scultrice alla sua prima personale, Rosario Mainoni scultore nato a Crotone nel 1992 e formatosi all’Accademia di Belle Arti, ma anche scrittore di racconti e poesie, Selene Frosini scultrice e visual artistGiorgia Razzetta  scultrice di origine ligure che si concentra sullo studio della figura femminile  attraverso scultura, fotografia e installazioni, Manuele Mirabella  arrivato a Carrara da Catania dove si è laureato all’Accademia di Belle Arti giungendo successivamente, nella ricerca di nuovi materiali, all’uso della gommapiuma, che gli permette di plasmare sinuose curve di corpi femminili che abbandonano lo stereotipo della donna perfetta dando  vita a corpi comuni che rappresentano la realtà.

Sotto il segno dell’arte anche le numerose installazioni grazie alla presenza, in vari punti della città, delle creazioni di dodici eclettici artisti fra i quali, oltre alla già citata Aidan Salakhova e Cooperativa Scultori di Carrara il gradito ritorno dello scultore Emanuele Giannelli con le sue figure umane sospese e in preda al caos della contemporaneità e della trasformazione e quello di Michele Monfroni che si è nutrito di scultura da sempre, prima frequentando l’atelier del padre Luciano e successivamente elaborando un proprio percorso artistico, ricco di connotazioni esistenziali ed espressionistiche che, estrapolandosi dalla tradizionale figurazione, delineano morbide curve cariche di vitalità organica e forme emblematiche nelle quali emerge viva la centralità della figura umana. Sotto il segno della poliedricità l’artista Carmen Bertacchi attiva dal 1973, creatrice di eventi in cui fonde tematiche esistenziali con musica e performance di particolare taglio artistico, le sue installazioni sono realizzate con materiali leggeri e aerei, voile sintetico e piccole reti metalliche, in cui predominano il bianco e il nero interconnessi da un costante filo rosso. Altrettanto poliedrica Ilaria Bertagnini, artista carrarese che, con le sue opere – spaziando dal disegno, alla fotografia sino alle installazioni -, affronta tematiche legate alla rivalutazione della donna e dei suoi diritti e al conflitto tra anima e corpo. Ed ancora Studio Marmore+ Verena Mayer con un tributo a Fabrizio Lorenzani.

Si occupa invece con grande maestria sia di pittura che di scultura Giuseppe Donnaloia artista nato in Germania e attivo fra Düsseldorf e la Toscana. Fra le installazioni anche quella dell’ecosocial designer Luca Gnizio, classe 1981, milanese d’adozione e fondatore dell’omonimo brand, attraverso il quale crea soluzioni per il recupero e la trasformazione dello scarto industriale in prodotti ecologici e sostenibili, portatori di forti messaggi sociali ed educativi. Si prosegue con la scultrice carrarese Silvana Pianadei attiva dal 2008 con numerose mostre collettive e personali, l’artista fa parte dell’associazione al femminile“ Insieme è… di più “ presieduta dalla curatrice e critica d’arte Giovanna Riu. 

Altra scultrice presente è Cinzia Rossi Ghion: insegnante di Discipline Plastiche dal 1988 alla scuola del Marmo e Liceo Artistico di Carrara, oltre che all’Istituto d’Arte di Massa, che vive e lavora fra Carrara e Pietrasanta e dice di sé: “Nasco scultrice parlando le parole del disegno; ho nella mia mente, e di conseguenza nel mio operato, una visione ‘rinascimentale’ dell’artista inteso appunto come creatore completo …per questo mi piace percorrere tutte le vie dell’arte, comprese quelle della scrittura e della musica”. 

Arriva invece da Lugano, passando per l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano Brera, ma anche da un lungo soggiorno presso la Cité Internationale des Arts di Parigi la pittrice e scultrice Nadia Sabbioni, il cui lavoro alterna pittura, scultura, fotografia, installazioni e design. Scultore ma anche giovane imprenditore del marmo è Emiliano Tognocchi, un vero esperto nell’uso del macchinario a controllo numerico a 5 assi che incide la materia facendola diventare duttile per ogni uso,  insieme a Stefano Bernardi realizzeranno una installazione su misura per l’edizione. 

Conclude la carrellata degli artisti presenti a White Carrara Downtown con le proprie opere lo studio di scultura VEM acronimo de “Il Marmo di Emanuele Vatteroni” che dal 1977, anno della sua fondazione, si occupa di scultura, architettura e ornato, oltre che, da alcuni anni, della realizzazione di oggetti di design commercializzati col marchio Marble Sandwich. Ed ancora Gian Carlo Parini, Luciana Bertaccini, Marianne Blier, Paolo Nicolai e gli atelier di Niccolò Garbati Progetto99 – Studio Formart di Simone e Andea dell’Amico, Il Glauco di Pablo Damian Cristi e Fac fronteacciaocromato.  

Presenti con una installazione anche i Laboratori Artistici Nicoli i quali hanno attraversato mode e cambiamenti di stile attraverso un’attività plurisecolare che resta fedele ad un marchio che è un misto di tradizione ed innovazione.

Aggiornamenti e approfondimenti disponibili sul sito http://whitecarraradowntown.it/ e sui social dell’evento https://www.facebook.com/Whitecarraradowntown/

White Carrara Downtown by CARRARA² è un evento organizzato da Internazionale Marmi e Macchine

Carrarafiere SpA con il Patrocinio di Regione Toscana – Partner Istituzionali Comune di Carrara e CCIAA Massa-CarraraL’iniziativa è inserita nel progetto Carrara Città Creativa UNESCO  White Carrara Downtown si terrà nel rispetto delle indicazioni in materia di distanziamento sociale e dellelinee guida anti-Covid.