Cultura & Società

Cetona, chiesa di San Lazzaro a Piazze: in un libro la rinascita a nuova vita

Riposta per alcuni decenni in un angolo e adibita a scopi secondari dopo che nel 1962 era stata «sostituita» da una struttura più moderna e funzionale, la chiesa di San Lazzaro a Piazze (Cetona), complesso realizzato nel XVI secolo, ebbe nuova vita nei primi anni 2000, grazie all’azione decisa di alcuni cittadini che dopo un lungo dibattito cominciarono a progettare concretamente la sua rinascita e al sostegno delle istituzioni e della banca locale.

A quindici anni dalla costituzione di Piazze 2000, l’associazione di quei cittadini che gestirono la fase di progettazione prima, il restauro poi e la piena operatività oggi, e, soprattutto, a dieci anni dalla riapertura nel 2005 del complesso della Chiesa di San Lazzaro con una destinazione diversa da quella originaria, ovvero come centro civico e luogo di aggregazione, i soggetti che a quella rinascita parteciparono – Piazze 2000, Banca Valdichiana e comune di Cetona – promuovono la pubblicazione di un libro, «Piazze e la Chiesa di San Lazzaro» di Rossella Canuti, che verrà presentato domenica 12 luglio alle 17.30 all’interno del complesso stesso, per raccontare il percorso compiuto e la nuova vita del complesso e della comunità.

Il volume, come sottolineato dalla stessa autrice nell’introduzione, collega da un punto di vista storico-culturale le vicende di Piazze e del suo monumento più rappresentativo, a quelle più ampie della nazione e della regione in cui si trova il borgo di Piazze. Alla presentazione parteciperà l’autrice Rossella Canuti insieme alla presidente dell’Associazione Piazze 2000 Margherita Biggera, alla presidente di Banca Valdichiana Mara Moretti e al suo direttore Fulvio Benicchi, al sindaco di Cetona Eva Barbanera e al direttore della Galleria Palatina di Palazzo Pitti Matteo Ceriana.

«Il nostro patrimonio storico-culturale nazionale è vasto e talvolta le istituzioni sembrano trascurare quelle opere che vengono frettolosamente considerate minori o minime, – sottolinea Margherita Biggera, presidente di Piazze 2000. – Sono fermamente convinta che, al contrario, opere come il complesso San Lazzaro non solo raccontino la storia di un paese, ma che implicitamente siano testimoni e riflettano la nostra storia nazionale. Per me è un onore e un onere essere Presidente di Piazze 2000 da sei anni, poiché essa sta veramente svolgendo le attività per cui è stata promossa. Tutto questo dà la forza a me e al Consiglio Direttivo, che ringrazio: la forza di guardare al futuro con ottimismo ed entusiasmo».

«Questa pubblicazione – sottolinea Eva Barbanera, sindaco di Cetona – rappresenta la chiusura di un ciclo, quello che si potrebbe definire delle operazioni di recupero e di conservazione della storia del luogo.  Un buon amministratore è consapevole infatti che un gruppo di persone che vivono nello stesso luogo si fa comunità se condivide storia, memorie, valori, ma anche i luoghi fisici, vissuti generazione dopo generazione. Il riscatto dall’oblio del complesso di San Lazzaro è stato vissuto come necessario dai cittadini anche perché chi mi ha preceduto ha capito l’importanza di dare a Piazze un nuovo punto focale, un luogo fisico dove gli abitanti potessero riconoscersi in maniera laica ed apolitica, un luogo che appartiene a tutti».

«Banca Valdichiana, Banca di Credito cooperativo nata nel 1999 dalla fusione tra la BCC di Chiusi e la BCC di Piazze, comprese da subito l’importanza del progetto legato al complesso di San Lazzaro – spiegano la presidente della Banca Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – e nonostante la rilevanza dell’impegno che comportava lo sposò con entusiasmo, nella convinzione che l’utilità derivante dall’esercizio dell’attività bancaria non si esaurisca nella sola intermediazione finanziaria ma si concretizzi nella redistribuzione delle risorse a vantaggio delle comunità che costituiscono la linfa vitale delle nostre zone di competenza operativa».

«La vecchia Chiesa di S. Lazzaro – conclude il parroco di Piazze, don Piero Barbieri – è l’emblema del piccolo paese di Piazze, della sua storia, delle sue tradizioni e dei suoi costumi perpetuati sino a noi. La lettura di questo libro, oltre a farci conoscere la vita, gli eventi, i ricordi belli e meno belli, e a farci apprezzare il valore artistico  di questa particolare testimonianza storica (basti pensare ad esempio all’altare, alla tela e alla struttura architettonica), deve farci riflettere per costruire al meglio il nostro futuro».