Cultura & Società

Cultura, al via il 21 ottobre le Giornate di Archeologia, Arte e Storia del Vicino e Medio Oriente

La sessione di apertura, giovedì 21 ottobre (ore 14.30-18.00) è dedicata alle novità archeologiche in Terra Santa. L’archeologo israeliano Dan Bahat, massimo esperto degli scavi della Gerusalemme antica, terrà la conferenza di apertura con una panoramica delle recenti scoperte e delle indagini in corso nella Città santa, tra il Muro occidentale, la Città di David e il Getsemani. Dei dipinti della basilica di Betlemme parlerà Michele Bacci, storico dell’arte dell’Università di Friburgo e responsabile dei restauri dell’antica chiesa. L’archeologo don Gianantonio Urbani illustrerà gli scavi in corso al Monte TaborBetania, e Davide Bianchi dell’Università di Vienna terrà una relazione sul culto delle reliquie in Terra Santa. Durante il convegno del 21 ottobre sarà inaugurata anche la Mostra digitale Le storie straordinarie di Palmira curata da HumanLab dell’Università IULM di Milano, e dedicata a Maria Teresa Grassi (1957-2020), già direttrice della missione archeologica congiunta italo-siriana a Palmira.

L’attualità sociopolitica della regione mediorientale è il filo conduttore della mattinata di venerdì 22 ottobre (ore 9.30-12.30) dal titolo «Dieci anni dopo le primavere arabe: conflitti permanenti o prospettive di pace?», con relazioni di storici e giornalisti. Interverranno Alessia Melcangi, dell’Università di Roma La Sapienza sull’Egitto a dieci anni da piazza Tahrircrisi libaneseconflitto in Siria e Paola Caridi, saggista esperta del Medio Oriente, farà il punto sulla situazione dei rapporti tra israeliani e palestinesi. Chiude il convegno una relazione dell’islamologo p. Paolo Nicelli (Università Cattolica), sul pensiero religioso e politico nell’islam moderno che tanto ha segnato il Medio Oriente contemporaneo.

Il 2021 è anche un anno particolare: il Papa ha indetto un Anno speciale di san Giuseppe, che termina l’8 dicembre, ed è stato celebrato Dante Alighieri nel Settimo centenario della morte. A queste figure sono state dedicate due sessioni delle Giornate. In «San Giuseppe, iconografie, spiritualità e memorie», venerdì 22 ottobre (ore 14.30-17.15), il viceprefetto della Biblioteca Ambrosiana, mons. Marco Navoni, l’archeologo dello Studio Biblico di Gerusalemme, fra Amedeo Ricco, il biblista fra Matteo Munari, della stessa istituzione francescana, nonché la storica dell’arte Rosa Giorgi, approfondiranno aspetti differenti legati alla memoria dell’uomo che fu accanto a Maria e Gesù.

Le Giornate si concluderanno sabato 23 ottobre (ore 10.00-13.00) con una sessione dedicata a Dante Alighieri e la Terra Santa. Del sommo poeta saranno messi i legami con la Gerusalemme terrestre e celeste (Paolo G. Saporiti), l’influenza che sulla sua poetica ebbero il francescanesimo (Giuseppina Brunetti, Università di Bologna), l’ebraismo (Claudia Milani, Facoltà teologica dell’Italia settentrionale) e l’islam (Domenico De Martino, Università di Pavia). Infine, una ricerca iconografica (Monica Minati). Percorsi di ricerche ancora feconde.

Le Giornate di Archeologia, Arte e Storia del Vicino e Medio Oriente sono promosse dal Commissariato di Terra Santa dell’Italia settentrionale e realizzate con il contributo di AdAC, Accademia delle Antiche Civiltà