Cultura & Società

FIRENZE, «MAGGIO MUSICALE»: GIAMBRONE NUOVO SOVRINTENDENTE E ARCA’ DIRETTORE ARTISTICO

Dopo quasi sei mesi di commissariamento, da parte di Salvatore Nastasi, la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino si avvia verso una recuperata normalità di gestione che si concretizzerà il prossimo 9 marzo, quando il nuovo cda, ancora da nominare, sarà chiamato a ratificare la nomina del nuovo soprintendente, nella persona di Francesco Giambrone, e del nuovo direttore artistico che sarà Paolo Arcà.

L’annuncio è stato fatto stamani dallo stesso commissario Nastasi che ha tenuto una conferenza stampa assieme al ministro per le attività ed i beni culturali, Rocco Buttiglione, ed il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, per fare il punto sui risultati raggiunti dalla gestione commissariale iniziata il 9 settembre del 2005 e prorogata sino al limite massimo di sei mesi, previsto dalla legge, fino al prossimo mese di marzo.

Giambrone, ex sovrintendente del teatro Massimo di Palermo, era fin dall’inizio, cioé fin dalle dimissioni di Giorgio Van Straten e prima del commissariamento, il nome sponsorizzato dal sindaco di Firenze, Domenici. Su di lui, in un primo tempo contrastato dai rappresentanti del governo in seno all’ ex cda della Fondazione, si è trovato ora l’accordo sulla base di un completo rinnovamento dei vertici che, a partire dal prossimo mese di marzo, vedrà la sostituzione dell’attuale direttore artistico, Gianni Tangucci, con Paolo Arcà, direttore artistico del Carlo Felice di Genova e per nove anni direttore artistico della Scala.

Quella del Maggio Musicale Fiorentino, inoltre, sarà la prima fondazione lirica in Italia a dotarsi di un comitato di Fund Raising, il cui scopo è quello di reperire risorse finanziarie tra i privati, una soluzione, tra l’altro, molto caldeggiata e che vede l’impegno personale dal maestro Zubin Mehta. “L’obiettivo per tutte le fondazioni – ha spiegato il ministro Buttiglione – è quello di arrivare ad un concorso di risorse misto pubblico-privato”. “Senza privato non si fa niente”, ha osservato il ministro che, a questo proposito, ha ricordato l’importanza dell’emendamento, ancora non accolto, che prevede la deducibilità integrale di tutte le donazioni di privati alle fondazioni liriche così come alle istituzioni culturali del Paese. Buttiglione si è detto anche disponibile, in caso di aumento del numero dei membri del cda del Maggio da sette a nove – possibilità prevista dalla legge – a cedere il posto di spettanza governativa ad un rappresentante della parte privata qualora da qui arrivasse un finanziamento pari “almeno all’8% del contributo statale, per due anni”.

Quando il commissario Salvatore Nastase, il 9 settembre scorso aveva preso le redini della Fondazione, il deficit del teatro ammontava a quasi 8,5 mln di euro. A fine 2005 la perdita era stata ridotta a 6,5 mln di euro, grazie ad una stretta sui costi, anche di quelli relativi alle scritture artistico-professionali, ed ad un tacito, anche se non formale, accordo con i sindacati dei dipendenti che hanno rinunciato alle voci mobili dello stipendio per un risparmio complessivo di 1,5 mln di euro. “Nel 2006 – ha detto Nastase – il bilancio sarà leggermente in attivo, ma si tratta di un avanzo tecnico, derivante dalla vendita del capannone ex Longinotti, e non strutturale”. Il pericolo è quindi che nel 2007, se non si faranno ulteriori interventi strutturali – “tra cui la riduzione costi personale, maggiori entrate, esternalizzazione di alcuni servizi come la biglietteria e la sorveglianza” – il rischio è quello, secondo Nastase, “di un ritorno al deficit di bilancio”.

Sul fronte delle maggiori entrate è stato annunciata la disponibilità della Provincia di Firenze ad entrare come socio finanziatore del cda della Fondazione, quella del Comune di Firenze e della Regione di aumentare l’ attuale contributo, ed un accordo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per costituire presso la banca un fondo di 4,5 mln di euro cui la Fondazione del Maggio, nel 2006 e 2007, potrà attingere per far fronte all’esodo del personale ed agli altri interventi strutturali previsti”. La Fondazione Carifirenze sarà inoltre l’unico sponsor del Falstaff, l’opera che aprirà la prossima edizione del Magio Musicale Fiorentino. (ANSA).