Cultura & Società

FIRENZE, RUTELLI: VIA LIBERA A ESPLORAZIONE IN PALAZZO VECCHIO PER «BATTAGLIA DI ANGHIARI» DI LEONARDO

“Abbiamo deciso di dare il via libera all’esplorazione delle pareti del salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla ricerca della ‘Battaglia di Anghiari’ di Leonardo”. Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli durante una conferenza stampa tenuta ieri assieme al sindaco, Leonardo Domenici. “Il via libera è arrivato dal Comune e abbiamo deciso che l’Opificio delle Pietre Dure dovrà sovrintendere e dare consulenza scientifica alla ricerca che sarà condotta dal professor Saracini”, ha aggiunto Rutelli.

“Abbiamo preso questa decisione per fare una volta per tutte questo accertamento per verificare se esiste l’intercapedine e se ci sono tracce dell’affresco primario”, ha specificato Rutelli. Il sindaco Domenici ha detto che “i tempi saranno brevi”.

La Battaglia di Anghiari doveva raffigurare lo scontro vittorioso, avvenuto il 29 giugno 1440, dei fiorentini contro i milanesi. Purtroppo il maltempo interruppe le prime pennellate di Leonardo, che lesse questo incidente come un cattivo presagio. La storia dell’ affresco dimostra che il ‘genio’ aveva ragione: Leonardo lo lasciò incompiuto. I cartoni preparatori sono andati perduti e la conoscenza di questo lavoro è legata unicamente ad una quindicina di copie pittoriche, ad alcune incisioni e a molti disegni autografi di Leonardo conservati nei maggiori musei del mondo.

Un capolavoro che avrebbe dovuto gareggiare con un affresco delle stesse dimensioni (15 metri quadrati) commissionato – ma mai iniziato – a Michelangelo, e che avrebbe dovuto vedere la luce sulla parete opposta a quella assegnata a Leonardo per la sua ‘Battaglia’.

Della Battaglia di Leonardo si ha traccia nel 1549, quando lo scrittore fiorentino Anton Francesco Doni la descrive come “cosa miracolosa” in una lettera inviata a un amico di Venezia. Poi, in tempi recenti, si sono susseguiti studi e ricerche per dimostrare che qualcosa di quell’ affresco deve essere rimasto. Nel 1979, su insistenza di due studiosi americani Travers Newton e John Spencer della Duke university, fu tolta una porzione di almeno due metri quadrati di affresco del Vasari in Palazzo Vecchio raffigurante la battaglia di Torre, sotto il quale si supponeva potesse trovarsi la Battaglia di Leonardo. L’operazione non ebbe successo.

Nel 2005 è avvenuta la scoperta di un muro ‘segreto’ nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, che potrebbe conservare ancora tracce del celebre affresco. Durante la manifestazione “Il Genio Fiorentino” promossa dalla Provincia di Firenze, l’ingegnere Maurizio Seracini, direttore del centro diagnostico per i beni culturali Editech, che ha dedicato 30 anni della sua vita a questa ricerca, annunciò per la prima volta che strumenti d’avanguardia, come laser scanner, termografie, radar, avevano “permesso di scoprire dietro al muro del Salone dei Cinquecento su cui il Vasari ha affrescato la Battaglia di Marciano in Val di Chiana, una sottile intercapedine, che potrebbe essere stata costruita dal Vasari stesso per proteggere il capolavoro di Leonardo. (Ansa)