Cultura & Società

Gabinetto Vieusseux, al via il primo ciclo di conferenze del programma per celebrazioni dei 200 anni

Un centro di ricerca e di studio che – diretto da personalità come il suo fondatore, Giovan Pietro Vieusseux,e più avanti da Eugenio Montale, Alessandro Bonsanti, Enzo Siciliano – ha costruito, e continua ad arricchire, un archivio di fondi in cui sono presenti opere autografe, lettere, documenti di autori come Cristina Campo, Pier Paolo Pasolini, Federigo Tozzi, Alberto Savinio, Giuseppe Ungaretti, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini. Un materiale che è a disposizione di studiosi, scrittori, insegnanti e che alimenta la conoscenzadella letteratura italiana nel mondo. Il centro è oggi presieduto da Alba Donati e diretto da Gloria Manghetti ed è la prima volta nella storia dell’istituto che due donne ricoprono questi ruoli.

L’articolato programma di incontri per la celebrazione del bicentenario – di recente insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica – si svolgerà nei prossimi due anni a conferma della vitalità e contemporaneità di questo importante centro culturale dedito alla promozione della lettura e del progresso civile. Il primo appuntamento è previsto per sabato 8 febbraio con Ferruccio de Bortoli chiamato a inaugurare il ciclo di conferenze #VieusseuxDieciParole del nostro tempo, e con un intervento di Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Ogni conferenza del ciclo sarà dedicata a una illustrazione attualizzata di quanto espresso da ogni parola, con lo scopo di mostrare il percorso compiuto in quegli ambiti della vita civile dove la modernità della visione culturale di Giovan Pietro Vieusseux aveva inteso operare. Non tanto un contributo di ricerca storica, ma una dissertazione agile e comunicativa sul significato attivo di quelle parole nella società contemporanea, con esempi e riferimenti dettati dalla specifica identità del relatore e dei suoi interessi.

Le prime cinque parole raccontate saranno:

Europa con Ferruccio de Bortoli – 8 Febbraio 2020

Giovan Pietro Vieusseux, con l’impresa culturale del suo Gabinetto, seppe attuare una visione europea di progresso in una città già all’epoca cosmopolita, ma nel cuore di un’Italia ancora frazionata e lontana dall’essere una nazione moderna. È questo lo spunto dal quale si svilupperà l’incontro, in un momento storico in cui l’idea stessa di un’Europa unitaria sembra aver perso il suo slancio progressivo.

Comunicazione con Michela Murgia – 7 Marzo 2020

Giovan Pietro Vieusseux, fondando il Gabinetto Scientifico Letterario, investe in una impresa culturale l’ingente capitale accumulato in anni di commercio internazionale. La modernità della scelta di Vieusseux ha la sua ulteriore attuazione nel fornire agli stranieri di una Firenze cosmopolita libri e riviste nella loro lingua, nel fondare lui stesso riviste come l’“Antologia”, nel favorire in ogni modo la circolazione di conoscenze essenziali per il progresso culturale e civile. Questo è giusto lo sfondo intorno al quale si svolgerà la conferenza: su come può intendersi nella nostra complessa attualità una operazione come quella di Vieusseux, e quali esperienze contemporanee possono o potrebbero essere in analogia con questo precedente storico così speciale.

 

Terra con Stefano Mancuso – 18 Aprile 2020

Giovan Pietro Vieusseux fu editore del celebre “Giornale agrario toscano”, pubblicato dal 1927 al 1865. Nel Granducato di Toscana, dove già i Lorena intendevano a illuminate riforme per lo sviluppo delle campagne, la rivista contribuì sensibilmente alla modernizzazione dell’agricoltura, con importanti ripercussioni nazionali una volta realizzata l’unità d’Italia. Questo è solo lo spunto da partirà una riflessione sulle problematiche attuali dell’agricoltura, secondo peculiari idee e motivazioni etico-scientifiche.

 

Viaggio con Paolo Rumiz – 30 Maggio 2020

Quando nel luglio 1819 Giovan Pietro Vieusseux, nato a Oneglia nel 1779 ma di origini ginevrine, giunge a Firenze ha alle spalle un ventennio circa di viaggi mercantili per l’Europa, fino alla Russia, Odessa e Costantinopoli. L’intensa attività commerciale gli ha consentito di osservare da vicino uomini e cose, di cui fa esperienza diretta, partendo dalla sua stessa ammissione: “poco avevo letto, ma visto e osservato di molto”. Eppure la lettura è per lui, e lo è ancora dopo due secoli grazie al Gabinetto da lui fondato, un ponte che permette di legare popoli e viaggiatori in un clima di aperta e stimolante condivisione. L’incontro sul tema del viaggio trarrà il suo spunto proprio da queste premesse “illuministe”.

 

Migrazione con Francesca Mannocchi – 6 Giugno 2020

Prima di stabilirsi a Firenze, Giovan Pietro Vieusseux viaggiò per i suoi commerci nell’Europa del Nord e in Tunisia, e al suo innato cosmopolitismo e alla sua idea di progresso appariva ben chiaro quanto le relazioni mercantili avessero implicazione nella cultura e nella specifica antropologia dei popoli. Su questi temi restano scritti e appunti di un certo interesse, specialmente riguardo all’area mediterranea (La peste de Tunis, Les barbaresques et les chrétiens), ma è solo lo spunto per dare il via a una conferenza sul fenomeno contemporaneo delle migrazioni, col supporto peculiare di quella cultura classica condivisa che ci aiuta a comprendere, in modo originale e profondo, il nostro tempo,

 

Nel 2021 ospiti italiani e internazionali affronteranno altre parole: Educazione – Progresso – Scienza – Economia – Libro.

Sede: Palazzo Strozzi, Sala Ferri, Firenze. Ore 11

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

Ferruccio de Bortoli

Milano, 1953. Laurea in Giurisprudenza. Giornalista professionista dal 1975. Ha diretto due volte il Corriere della Sera, dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015. E il Sole-24 Ore dal 2005 al 2009. È stato editorialista della Stampa. Nel 2003-2004 ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato della Rcs Libri e presidente di Flammarion e Casterman. È stato, inoltre, vicepresidente dell’Aie, l’associazione italiana degli editori e membro dei consigli di Adelphi, Skira e Marsilio. Consigliere indipendente di Ras, presidente della fondazione teatro Franco Parenti e consigliere dell’associazione amici del Poldi Pezzoli.

Attualmente è presidente di Associazione Vidas e da maggio 2015 della casa editrice Longanesi. È membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Bambin Gesù di Roma, della Fondazione Paolo Grassi, della Fondazione Pesenti, della Fondazione Renato Giunti, della Società Dante Alighieri, della Fondazione Culturale Ambrosianeum, membro dell’Aspen Institute Italia, dell’Advisory Board dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, dell’Advisory Group di Spencer Stuart Italia e dell’Advisory Board Assolombarda.

Scrive per il Corriere del Ticino e per il Corriere della Sera.

200 anni di una grande intuizione

Il Vieusseux è un’istituzione che da due secoli forma generazioni di lettori, a partire dall’apertura di una biblioteca che metteva a disposizione dei cittadini libri e riviste nelle varie lingue europee. La sua missione è la promozione delle arti e delle scienze attraverso una circolazione senza censura delle idee. La divulgazione e lo studio sono stati i mezzi scelti dal suo fondatore, Giovan Pietro Vieusseux,  per sostenere le varie forme di progresso: civile, economico, scientifico, culturale.

Il Gabinetto Vieusseux conserva oggi nelle sue sedi principali (Palazzo Strozzi e Palazzo Corsini Suarez) 600.000 volumi e 160 fondi archivistici, oltre 750.000 documenti e 2.900 opere d’arte, tra dipinti, disegni, sculture: un patrimonio che si arricchisce costantemente di carte e libri di rara qualità. Negli ultimi tre anni sono stati organizzati più di 1400 incontri, tra cui il ciclo Scrittori raccontano scrittori che ha permesso di far conoscere a un vasto pubblico di studenti ampie parti dell’archivio documentale, attraverso le voci dei principali autori italiani contemporanei.

 

#200vieusseux | Facebook @gabinetto.vieusseux | Twitter @Vieusseux

Informazioni www.vieusseux.it | E. manifestazioni@vieusseux.it | T. 055 288342

Ingresso libero fino a esaurimento posti