Cultura & Società

Leggere ci unisce: torna il festival “La città dei lettori” 2022

Il festival proseguirà da giugno a ottobre per 27 giornate diffuse su 12 comuni toscani con più di 80 eventi e oltre 100 ospiti protagonisti della letteratura contemporanea.

“La città dei lettori” si aprirà a Firenze, a Villa Bardini, dal 9 al 12 giugno, proseguirà poi a Grosseto dal 22 al 23 giugno e ad Arezzo dal 25 al 26 giugno. Sarà per la prima volta a Lucca dal 7 all’8 luglio e a Monteriggioni dal 15 al 16 luglio. Riconfermati invece gli appuntamenti a Calenzano, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Montelupo fiorentino, Pontassieve e Impruneta.

“Questa edizione non può essere indifferente a ciò che accade in Ucraina e fin dal titolo richiama all’Unione attraverso la cultura. La letteratura può salvarci dagli orrori di questa guerra – dice Luigi Salvadori, presidente di fondazione Cr Firenze-. Ci sembra opportuno, durante un periodo così drammatico per la nostra storia cercare attraverso il libro e la cultura il dialogo e il confronto che siano capaci di superare ogni divisione”.

Tra le tante novità di questa quinta edizione anche il doppio appuntamento con la cinquina dei candidati al premio strega, che sarà ospite della tappa Fiorentina del festival per il primo incontro con il pubblico dopo la selezione, seguita poi da Arezzo. Nasce anche il premio la città dei lettori che prevede un premio riconoscimento in denaro è un soggiorno presso Le lappe relais, nel cuore del Chianti. Inoltre, in collaborazione con Gabinetto Vieusseux e nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, lo studioso Franco Zabagli terrà una lezione dal titolo “Pier paolo Pasolini. Dalle carte al libro”. Un omaggio al regista e poeta sarà dato anche dalla compagnia Murmuris, con letture dei testi del grande scrittore.

A inaugurare La città dei lettori a Villa Bardini saranno le celebrazioni per i 10 anni di Edizioni Clichy, casa editrice indipendente nata a Firenze nel 2012 e contraddistinta dall’amore per i titoli in lingua francese, di cui propone traduzioni di alta qualità. Il 12 giugno sarà invece la giornata dedicata alle anteprime perché arriveranno in città in anticipo sulle uscite in libreria “L’anno capovolto” di Simone innocenti e “Io sono l’indiano, la prima indagine dell’ispettore Massimo Valeri” di Antonio Fusco.

“La lettura apre nuovi orizzonti e cambia tutto; esiste però anche il ruolo sociale e collettivo della lettura, che crea comunità, elimina le distanze e rende partecipi nella condivisione del sapere – dice Gabriele Ametrano, direttore della città dei lettori e presidente dell’associazione Wimbledon APS -. Dopo la pandemia e alla luce della situazione internazionale abbiamo bisogno di incontro e non di scontro. Questo è per noi il libro: qualcosa che unisce al di là delle barriere, delle ideologie e dei confini. Nasce così lo slogan “leggere ci unisce”, un festival che possa dare spazio alla cultura e alla connessione tra le arti, che possa ricordare il nostro passato e guardare al futuro”.

“La prerogativa di una Smart city – conclude il sindaco Nardella- deve puntare anche sulla cultura. Mi complimento per aver raggiunto questa quinta edizione crescendo nel tempo e superando anche la pausa del Covid. Firenze non è come Torino che ha il salone del libro; Firenze ha una sua caratterista cioè quella di avere più eventi culturali importanti che coprono tutto l’anno: sono diversi appuntamenti che costruiscono un tessuto di iniziative proposto da soggetti diversi ma tutti accumunati dalla passione per la lettura. Vorrei contestualizzare la città dei lettori in un panorama culturale che fa fare a Firenze la differenza, del resto il Gabinetto Vieusseux lo abbiamo noi”.