Cultura & Società

MORTO EUGENIO GARIN, UN GIGANTE DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

E’ morto ieri a Firenze, nella sua abitazione fiorentina, Eugenio Garin, uno dei padri della filosofia contemporanea. Aveva 95 anni. Il filosofo si è spento alle 14,30 nella sua abitazione fiorentina, dove viveva da molti anni solo, assistito da allievi e collaboratori. Sua moglie, Maria Soro, era infatti scomparsa nel 1998. La notizia della morte dello storico e filosofo si è appresa solo a tarda ora perché gli allievi avevano ritenuto di mantenerla riservata fino ad esequie avvenute, sulle quali c’è il massimo riserbo.

Storico del pensiero umanistico di fama mondiale, era nato a Rieti il 9 maggio 1909. Ha compiuto i suoi studi a Firenze dove si è laureato in Filosofia nel 1929; dal 1931 ha insegnato Storia e Filosofia nei licei scientifici di Palermo e Firenze, Filosofia morale e, successivamente, Storia della filosofia nelle università di Cagliari e Firenze. A partire dal 1949 è stato professore ordinario di Storia della filosofia nell’ateneo fiorentino. Dal 1974 al 1984 ha insegnato Storia del pensiero del Rinascimento presso la Scuola Normale di Pisa di cui era professore emerito. Ha diretto la rivista Rinascimento e fino ad oggi era il direttore del Giornale critico della filosofia italiana. Era socio di alcune delle più importanti accademie internazionali e socio dell’Accademia nazionale dei Lincei. Tra le sue tantissime opere, tutte capisaldi della storiografia internazionale, sono tra i più significativi L’umanesimo italiano, Medioevo e Rinascimento, La cultura filosofica del Rinascimento italiano, Rinascita e rivoluzione, Cronache di filosofia italiana, Intellettuali italiani del ventesimo secolo.

Un convegno sulla figura e il pensiero di Eugenio Garin si svolgerà nei prossimi tempi a Firenze come omaggio della città allo storico e filosofo originario di Rieti dove nacque da una famiglia originaria della Savoia ma fiorentino d’adozione. L’iniziativa è stata annunciata dal sindaco Leonardo Domenici nel messaggio di cordoglio per la scomparsa di Garin. «Le idee e le proposte di Garin restano ancora motivo di stimolo per tutti noi – ha ricordato Domenici – ed è intenzione dell’amministrazione comunale voler promuovere insieme all’ Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, un convegno sulla sua figura e sul suo pensiero». Pur essendo Pisa la città che vide la consacrazione intellettuale degli studi umanistici di Garin, Firenze è stata la città in cui ha vissuto sempre. «I legami di Garin con Firenze si sono conservati sempre vivi – ha evidenziato Domenici – e, con la città, ha mantenuto costantemente un rapporto di intensa partecipazione, dagli studi al liceo Galileo, ai primi anni di insegnamento all’università, al grande convegno gramsciano del 1956, al Fiorino d oro consegnatogli nel 1979 fino alla presidenza onoraria dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento». «Ricordo di averlo incontrato l’ultima volta due anni fa, per il suo compleanno – ha aggiunto il sindaco – e parlammo di Firenze come centro della cultura umanistica e scientifica e di come questa eredità del passato possa essere oggi fatta vivere in termini nuovi ed aggiornati. A Eugenio Garin va, oggi, un commosso pensiero, mio personale, del mondo della cultura e di tutta la città».((Ansa)