Cultura & Società

Pisa, «Costruttori di sogni e di cattedrali», recital per i 900 anni della Cattedrale

Nove secoli di storia vivono all’interno della Cattedrale di Pisa, gioiello di arte e di fede. Quale miglior omaggio che ricordare le lontani origini dell’acceso dibattito all’interno della Chiesa prima sull’opportunità o meno di creare chiese dal momento che ogni uomo è tempio di Dio e successivamente seguire l’evolversi del confronto tra chiesa ricca e chiesa povera, tra l’immagine spoglia e disadorna di alcuni e quella trionfante di altri?

Ad accompagnarci dentro questo suggestivo viaggio fatto di parole e di musica, Salvatore Ciulla, regista avvezzo a questi straordinari flash back nella storia e nella fede, autore di grandi spettacoli legati alla fede cristiana e alle sue innumerevoli voci. I testi, compilati da don Severino Dianich, saranno accompagnati da musiche originali (Missa Brevis, Stabat Mater) con improvvisazioni al clarinetto di Roberto Tofi e dal coro della Schola Cantorum «Anton Maria Abbatini», diretto da Alessandro Bianconi.

Un viaggio dove la musica non funge solo da colonna sonora ma racconta a sua volta questa storia, ne offre uno spaccato esemplare giungendo, con lo Stabat Mater, al fulcro dell’essenza della nostra fede, la morte e la resurrezione del Cristo, la vittoria della vita sulla morte, del tempo infinito su quello finito.

Ma per rendere ancora più cogente questo segnale, ecco che la drammaturgia propone un segno di questo binomio morte/resurrezione: uno stendardo realizzato per l’occasione dall’artista scenografo Daniele Spisa nel quale sono riprodotti questi due momenti epocali della storia di ogni uomo e della Chiesa, la morte e la resurrezione, il dolore e la gioia.

Uno spettacolo che è rappresentazione sacra per i suoi contenuti ma anche momento di riflessione e di confronto, di esaltazione di ciò che di più alto e bello l’arte nelle sue molteplici espressioni ha portato come omaggio alla fede e alla Chiesa e di rispetto per quei luoghi dove la povertà e il silenzio hanno voluto conservare quell’immagine «povera» e mistica di un cattolicesimo che ha saputo accogliere e compenetrare le sue anime solo apparentemente contraddittorie.

INGRESSO GRATUITO CON BIGLIETTO FINO AD ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI

I biglietti sono gratuiti (max 2 a persona) e possono essere ritirati solo presso la biglietteria del Museo delle Sinopie in Piazza del Duomo il 20 giugno dalle 17:00 alle 19:30 e il 22 giugno dalle 17:00 alle 20:45, fino a esaurimento dei posti disponibili. Non è possibile effettuare prenotazioni telefoniche né per e-mail.