Cultura & Società

Pontremoli, ad Alessia Gazzola il Premio Bancarella 2019

«Sono felicissima, piena di gratitudine, nei confronti dei librai per un onore così grande e del mio editore per il sostegno immancabile», ha detto Gazzola, che si è imposta su Marco Scardigli, arrivato secondo con Évelyne (Interlinea) con 88 voti e Marino Magliani, classificato terzo con Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere) con 68 voti. A chiudere la classifica dei 6 finalisti Giampaolo Simi autore di Come una famiglia (Sellerio) con 66 voti, Tony Laudadio, Preludio a un bacio (NN Editore), con 57 voti e Elisabetta Cametti, Dove il destino non muore (Cairo), con 49 voti.

La cerimonia di premiazione si è svolta, come da tradizione, a Pontremoli nella suggestiva e sempre gremita Piazza della Repubblica dove il pubblico affezionato e partecipe ha seguito in diretta lo spoglio dei voti. Quest’anno la serata conclusiva del premio, che ha visto protagonisti i «magnifici sei» finalisti del Bancarella 2019 – già vincitori del Premio Selezione Bancarella 2019 – è stata condotta da Gioa Marzocchi, attrice e conduttrice televisiva e accompagnata Sara Rattaro, vincitrice del Bancarella 2015 con il romanzo Niente è come te (Garzanti), in qualità di Presidente del Premio. Nel corso della serata non è mancato il sentito ricordo del grande scrittore Andrea Camilleri e del filosofo Luciano De Crescenzo scomparsi di recente ed entrambi vincitori del Premio Bancarella; Camilleri nel 2001 con il romanzo La gita a Tindari (Sellerio) e De Crescenzo nel 1984 con Storia della filosofia greca (Mondadori).

Sono stati come sempre i libraia decretare il vincitore di un premio che affonda le sue radici nella vocazione culturale della Lunigiana. Nato nel 1952 dai librai ambulanti di Montereggio e Pontremoli, il Bancarella è infatti da sempre il premio dei librai indipendenti italiani che insieme alla Fondazione Città del libro, alle Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle, e col supporto del Comune di Pontremoli, mantengono viva questa importante e affascinante tradizione.

Oriana Fallaci che partecipa alla nascita del Premio Bancarella nel 1952, scrive sui librai di Montereggio nell’articolo «Hanno nella valigia i cavalieri antichi»: «Questa è la terra dove si nasce librai […] A Montereggio è difficile che la gente sappia leggere eppure ogni casa è piena di libri intonsi; e a ogni stagione c’è un pastore che lascia il villaggio e va per il mondo a fare il libraio. La storia dei pastori librai della Lunigiana si perde nel tempo. Si ignora il nome di chi si lanciò per primo nella grande avventura; si sa solo che la partenza dei neo-librai fu sempre solenne. Sembrava obbedissero a una strana ispirazione: si presentavano ai vicini e dicevano: “Vado”». Nel 1953, un anno prima di ricevere il Nobel per la letteratura, è stato Ernest Hemingway con Il vecchio e il mare a vincere la prima edizione del Premio Bancarella.