Cultura & Società

Presentazione del nuovo libro di Mario Lancisi “Don Milani. Vita di un profeta disobbediente”

Don Lorenzo Milani

“Andare al cuore delle cose… Questa è la lezione che credo di aver appreso da don Milani”. È condividendo con i suoi lettori questo importante insegnamento che il giornalista Mario Lancisi conclude l’introduzione del suo nuovo libro “Don Milani. Vita di un profeta disobbediente” (TS Edizioni, Milano 2023) che presenterà al Monastero di San Leonardo al Palco (via del Palco 228, Prato) mercoledì 22 febbraio alle 19 in dialogo con padre Guidalberto Bormolini, sacerdote e religioso della comunità dei Ricostruttori nella preghiera. Al centro del libro-biografia c’è, come anticipa il titolo stesso, don Lorenzo Milani.

A cento anni dalla nascita del priore di Barbiana, Lancisi, tra i più esperti biografi di don Milani, ne traccia un ritratto inedito e sorprendente, prendendo spunto da nuovi scritti e testimonianze. Ne viene fuori una figura di prete scomodo e, appunto, disobbediente, impegnato a rovesciare egoismi individuali e sociali, a combattere le logiche del potere e a difendere la pace e gli scartati.

 

Nato in una ricca famiglia fiorentina, Lorenzo trascorre un’infanzia e un’adolescenza privilegiata finché, a vent’anni, una ricerca di senso mai sopita lo spinge ad avvicinarsi al cristianesimo e, poi, alla conversione fino a diventare prete. Il suo approccio passionale alla vita e alla missione gli inimicherà sia le gerarchie ecclesiastiche che lo Stato finendo con l’essere accusato di apologia di reato ed esiliato in uno sperduto paese del Mugello – Barbiana – che il prete seppe trasformare nel laboratorio di un progetto educativo innovativo e attuale ancora oggi.

 

Un interesse, quello per il protagonista del libro, che l’autore coltiva fin da giovanissimo quando da figlio di mezzadri si ritrovò a frequentare il liceo classico e venne bocciato: “Finché sei povero tra i poveri – spiega – non provi infatti il senso odioso della discriminazione di classe perché́ le differenze sono tenui, ma quando i tuoi compagni di banco sono figli di avvocati, notai, medici, imprenditori, professori, allora provi sulla tua pelle il classismo, l’ingiustizia, l’emarginazione […] Da allora mi sono appassionato a don Milani. Ho scritto articoli e libri per un’esigenza interiore forte e ribelle di condividere con altri la mia scoperta. La mia passione. Come una buona notizia, vangelo, annuncio che un nuovo mondo è possibile”.

Quella che il lettore si trova di fronte, nelle oltre trecento pagine del libro, è l’immagine di un prete e un maestro straordinario ideatore di una pedagogia rivoluzionaria e costantemente impegnato a tessere la pace. Una biografia aperta alla riflessione e all’approfondimento – come la definisce lo stesso autore – “Perché ogni biografia a un certo punto si ferma per lasciare spazio in chi legge alla propria, di storia”.

 

La serata di presentazione del libro uscito lo scorso gennaio, in programma mercoledì 22 febbraio alle 19 a Villa del Palco, è a ingresso libero, senza prenotazione e fino ad esaurimento posti.

La scelta di Prato non è casuale. L’autore ha inteso così rimarcare gli anni molto importanti in cui don Milani fu cappellano a Calenzano, dal 1947 al 1954, e si trovò a fare i conti con le ingiustizie sociali diffuse nel mondo tessile pratese. È in questi anni che don Milani ha maturato le esperienze poi racchiuse nel libro “Esperienze pastorali”, uscito nel 1958, immediatamente condannato dal Sant’Uffizio ma riabilitato, su sollecitazione del cardinale Giuseppe Betori,  da papa Francesco, che il 20 giugno 2017 è salito a Barbiana a pregare sulla tomba di don Milani.