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ASSEMBLEA CEI: TESTAMENTO BIOLOGICO, «NON VEDIAMO LA NECESSITÀ DI UNA LEGGE»

“Più che contrarietà, in questo momento non vediamo la necessità di una legge”. A ribadire la posizione dei vescovi sul testamento biologico è stato oggi mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, rispondendo alle domande dei giornalisti, nella prima conferenza stampa della 57ª assemblea generale della Cei, in corso in Vaticano fino al 25 maggio. “Se la legge dovesse venire – ha aggiunto Betori – dovremo vedere com’è fatta, se rappresenta cioè un piano di scivolo verso la giustificazione di comportamenti eutanasici”. “Un tema come l testamento biologico – ha detto il segretario generale della Cei interpellato sul “dopo Family Day” – non potrà non vedere impegnato l’associazionismo cattolico”, con il laicato che “magari stavolta trova in Scienza e vita il suo punto di coagulo”. “Non riteniamo necessario – ha puntualizzato ancora una volta Betori – una legislazione specifica, in quanto già da ora tutto ciò che riguarda il testamento biologico è previsto nel rapporto tra medico e paziente, che garantisce il porsi della libertà del paziente con la responsabilità del medico”. Un rapporto, questo, che per la Cei “non ha bisogno di ulteriori specificazioni, che potrebbero rivelarsi invece pericolose per lo scivolamento verso esiti di tipo eutanasico”.Sir