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BAMBINO VIVO DOPO ABORTO A CAREGGI: MPV A MINISTRO TURCO, «FISSARE ETÀ MASSIMA PER ABORTO TERAPEUTICO»

La legge 194 consente l’interruzione volontaria di gravidanza oltre il 90° giorno di gestazione “solo se ricorre il grave rischio per la vita della madre e non solo per la sua salute” o in presenza di una malformazione del feto “comunque rilevante”. E’ quanto precisa oggi il presidente del Movimento per la vita (Mpv) Carlo Casini in una lettera aperta al ministro della Salute, Livia Turco. Con riferimento all’aborto terapeutico praticato a Firenze, alla 22ª settimana di gestazione (quinto mese) su un bambino che si è poi rivelato privo della malformazione in precedenza diagnosticata e, sopravissuto, versa ora in grave pericolo di vita, il Mpv chiede al ministro “di fissare l’età gestionale massima oltre la quale non è possibile effettuare l’aborto per il solo pericolo per la salute della donna”.

Nella lettera, una copia della quale è stata trasmessa anche alla Procura della Repubblica di Firenze perché siano accertare eventuali responsabilità civili e penali, si chiede inoltre “di disporre il riscontro autoptico di ogni feto abortito dopo una Ivg oltre il 3° mese per presunta anomalia o malformazione, di riferire nella sua annuale relazione al Parlamento non soltanto il numero degli aborti, ma anche quello dei bambini nati, nonostante il rischio di aborto corso durante la gravidanza”. Sir