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CAP ANAMUR: UN MISSIONARIO COMBONIANO CELEBRERÀ DOMENICA UNA MESSA CON I PROFUGHI SUDANESI

Un missionario comboniano salirà sabato a bordo della Cap Anamur (la nave dell’organizzazione umanitaria tedesca bloccata da due settimane dalle autorità italiane a largo di Porto Empedocle) per incontrare i 37 profughi sudanesi, in risposta alla loro richiesta. E domenica celebrerà con loro la Messa. La notizia viene annunciata oggi dalla curia agrigentina: “In seguito alla richiesta dei profughi sudanesi, fatta pervenire all’arcivescovo di Agrigento ieri – si legge in un comunicato della diocesi -, si comunica che Padre Cosimo Spadavecchia, missionario comboniano nel Sudan per 18 anni che si è occupato anche della cura pastorale dei profughi sudanesi in Egitto per 18 anni, sabato 10 luglio, su invito dell’Arcivescovo, incontrerà la comunità cattolica dei sudanesi sulla nave ‘Cap Anamur’ per assisterli spiritualmente e domenica celebrerà con loro la Messa”. La situazione sulla nave tedesca si fa sempre più disperata sulla nave tedesca ed oggi la Goletta verde di Legambiente ha portato a bordo viveri, ma anche rappresentanti dell’associazionismo e due avvocati che vogliono far firmare ai profughi le carte necessarie per far ricorso alla Corte europea dei diritti umani. Elias Bierdel il comandante della nave tedesca che si prefigge come compito quello di salvare i profughi in difficoltà che tentano la fortuna via mare, ha riferito che “senza il loro intervento i sudanesi sarebbero sicuramente morti”: “Per noi è naturale salvare la gente che in mare rischia la vita, come fatto del resto in altre occasioni. Prendiamo le persone dal mare e le portiamo verso lo Stato più vicino, com’è pratica normale in acque internazionali”. “La vicenda della Cap Anamur è l’ennesima conferma del modo disumano con cui il nostro paese tratta i migranti in fuga da conflitti, miseria e povertà – scriveva alcuni giorni fa l’osservatorio permanente sull’immigrazione di Agrigento -, piuttosto che preparare l’accoglienza ed il soccorso le autorità italiane negano la protezione ad esseri umani che vengono trattati come criminali”. Sir