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CASO DON CANTINI, IL SACERDOTE A FIRENZE  PER MOTIVI SALUTE

E’ tornato a Firenze e, da due giorni, si trova in un convitto ecclesiastico per preti anziani e malati, don Lelio Cantini, il sacerdote di 84 anni, fino al 2005 parroco della ‘Regina della Pace’ alla periferia di Firenze, al centro di un’inchiesta su presunte violenze sessuali e psicologiche. La conferma arriva dal portavoce della diocesi fiorentina, don Bruno Simonetto, che spiega come l’arcivescovo, il cardinale Ennio Antonelli, ha autorizzato don Cantini, che era stato allontanato dal territorio della diocesi, “per motivi di salute, e in considerazione della sua età”. “Era suo diritto chiederlo – prosegue – e il cardinale lo ha accolto con l’attenzione che si deve alle persone malate”. Don Cantini, come conferma anche la direzione della struttura, è al Convitto ecclesiastico in viale Michelangelo, dove si trovano ricoverati una ventina di anziani sacerdoti, una decina dei quali “non autosufficienti”. Per lui, però, aggiunge don Bruno, “resta valida la disposizione di non incontrare persone anche per non prestare il fianco ad interpretazioni o illazioni circa la sua vicenda”. Non c’é stata nessuna richiesta di “avvicinamento” da parte del pm Paolo Canessa, titolare dell’inchiesta, che ancora “non ha emesso nessun provvedimento nei confronti del sacerdote”, precisa il portavoce della curia. Proprio una richiesta del pm, secondo uno dei portavoce delle ‘vittime di don Cantini’, “avrebbe giustificato il ritorno in una struttura della diocesi. Ma se non è così, per noi è una decisione inopportuna, visto che di strutture simili in tutte Italia ce ne sono molte altre”. Secondo le accuse Don Lelio, già “processato” dalle strutture ecclesiali della diocesi, si sarebbe reso “responsabile di delittuosi abusi sessuali su alcune ragazze negli anni 1973-1987, di falso misticismo, di controllo e dominio delle coscienze”. All’anziano sacerdote la Chiesa aveva inflitto, la privazione della facoltà di confessare, proibito di celebrare la Messa in pubblico, di celebrare altri sacramenti e di assumere incarichi ecclesiastici. Un supplemento d’istruttoria era stata annunciata ai preti fiorentini, nel giugno scorso, dal cardinale Antonelli che aveva affidato l’incarico a padre Francesco Romano. La procura fiorentina deve verificare se i fatti addebitati a don Cantini si siano protratti anche dopo il 1987 e, quindi, non siano ancora caduti in prescrizione. (Fonte: ANSA).