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CRISI USA-IRAQ: ASSOCIAZIONI CATTOLICHE SI MOBILITANO PER LA PACE

Le associazioni cattoliche e le diocesi si mobilitano per la pace e aderiscono alla grande manifestazione internazionale contro la guerra del 15 febbraio. Le Acli, con i suoi 800.000 iscritti, insieme ad altre organizzazioni cattoliche, è tra i promotori di una veglia di testimonianza e preghiere – che si terrà il 14 febbraio a Roma alla chiesa del Gesù alle 17.00 – intitolata “Innamorati della pace”, per ricordare che “i cristiani sono impegnati ovunque a difendere i diritti delle persone e a promuovere la pace”. “I movimenti per la pace – afferma il presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba – debbono dare una risposta credibile ed efficace a chi vuole questa guerra a tutti i costi. In questo momento la pace è in mano all’Europa e all’Onu”. “Al nostro Governo – dichiara Bobba – chiediamo di unirsi a tutti coloro che stanno facendo, anche con testardaggine, ogni tentativo per scongiurare questa assurda guerra contro l’Iraq. Non siamo antiamericani, come qualcuno scrive, ma solamente innamorati pazzi della pace”.

Anche l’Azione cattolica italiana aderisce all’iniziativa del 14 febbraio per dire “no alla guerra, a tutte le guerre in Costa D’Avorio, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Sudan; no alle violenze che insanguinano molti paesi del sud del mondo; no al nuovo conflitto che potrebbe scoppiare in Iraq”. “Non ci si può fermare di fronte agli attacchi del terrorismo – si legge in un comunicato della presidenza nazionale Ac diffuso oggi -, né all’idea che la guerra sia l’unico strumento per combatterlo. Non bisogna rassegnarsi, quasi che la guerra sia inevitabile. Bisogna riscoprire la forza della preghiera e chiedere anzi implorare, in sintonia con le parole del Papa, il grande dono della pace”.Sir