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#CongressoFidae2017: Kaladich (presidente), «questa mattina il Papa mi ha detto: ‘Non mollate’»

Domani si aprirà il congresso «Quale scuola per il XXI secolo?» (23 – 24 novembre). «Dobbiamo avere a cuore tutta la scuola, non siamo in conflittualità – assicura Kaladich -. Nella misura in cui sappiamo fare rete con le altre realtà cresciamo anche noi». Con la legge 62/2000, prosegue, «siamo entrati nel sistema di istruzione nazionale costituito da scuola statale e paritaria, tuttavia in Italia la piena parità non è ancora attuata. Ci sono stati piccoli passi, ma ai genitori non è ancora garantito il diritto costituzionale di libertà di scelta educativa per i propri figli». Richiamando il documento «Autonomia, parità e libertà di scelta educativa», approvato qualche mese fa dal Consiglio nazionale della scuola cattolica, Kaladich sintetizza la posizione unitaria raggiunta tra le diverse realtà: «Rimane ancora incompiuta l’autonomia, tuttora sotto la tutela dell’amministrazione statale», e «a 17 anni dalla legge istitutiva la parità è solo nominale» mentre i ritardi nell’erogazione dei contributi «mettono in ginocchio la scuola. A livello europeo in materia di libertà educativa siamo fanalino di coda». Di qui l’intenzione di «dare gambe» al suddetto documento. Al riguardo la presidente annuncia la convention «Esserci per educare…le nuove generazioni», in programma sabato 25 novembre a Verona con la partecipazione del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia–Città della Pieve e presidente della Cei, e della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, occasione «per una riflessione generale coinvolgendo comunità civile ed ecclesiale e tutte le persone che hanno a cuore la scuola paritaria».

«C’è ancora futuro per le scuole cattoliche? Io dico di sì ma dobbiamo capire come affrontare l’oggi. La scuola ‘unica’ non è libertà». Non usa mezzi termini Virginia Kaladich. La Fidae ha partecipato alla Settimana sociale di Cagliari (26-29 ottobre) dalla quale, dice la presidente, «ci portiamo a casa qualche sfida alla scuola, e alla scuola cattolica in particolare», affinché «mantenga alta la propria qualità e si rinnovi cogliendo i cambiamenti culturali e sociali; alla Chiesa italiana affinché riscopra la dimensione comunitaria ed ecclesiale della scuola cattolica»; al Miur, «chiedendo di riconoscere alla scuola paritaria (e quindi anche alla scuola cattolica) il valore del servizio prestato, sostenendola adeguatamente, come richiede la logica del sistema pubblico integrato». Quale, oggi, l’impegno della Fidae? «Interloquire con i responsabili della comunità civile ed ecclesiale a vari livelli, perché la libertà di scelta educativa in Italia diventi realtà e che ci sia equità di trattamento per tutta la scuola pubblica sia statale che paritaria – spiega Kaladich -; offrire opportunità di studio, di informazione e di formazione; seguire, con incontri al Miur e al ministero della Coesione con il territorio, la trattativa con la Commissione europea per l’inserimento delle scuole paritarie come beneficiarie del Pon (Piano operativo nazionale) scuola 2014-2020 dando piena attuazione a quanto definito nella Legge di bilancio 2017».