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Covid-19: Fnopi, “tra gli infermieri in un mese il 117% in più di contagi, ma terza dose vaccino aiuta”

Tuttavia, prosegue la nota, “la terza dose ha i suoi effetti: nella popolazione generale, infatti, dove non è ancora diffusa capillarmente la crescita percentuale dei contagi nello stesso periodo è stata del 222%, circa doppia rispetto agli operatori sanitari che ormai hanno ricevuto quasi tutti la dose booster. I vaccini funzionano quindi e sono un’arma essenziale contro la pandemia, grazie ala quale ormai non registriamo da mesi (dall’inizio del 2021) casi gravi o decessi, fermi ai 90 del 2020”.“Ma non si può lasciare l’assistenza al caso – sottolinea la Federazione – e se già prima della pandemia la carenza di infermieri era di oltre 60mila unità, con la pandemia si è evidenziato un fabbisogno dei nostri professionisti che importanti centri di ricerca, Università e la stessa Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari, quantificano da quasi 80mila a oltre 100mila”.“Nella manovra di Bilancio però – incalza Fnopi – gli infermieri non compaiono e nessuno si sta curando di dare soluzione nel breve termine a un’assenza determinante non solo per i pazienti Covid che proprio per le nuove caratteristiche del contagio possono essere in gran parte assistiti a domicilio, ma anche per i non-Covid che devono necessariamente essere assistiti a casa e che non trovavano già prima gli infermieri necessari a farlo e ora vedono solo un netto peggioramento della loro condizione”.Conclude Fnopi: “È ora di sganciarsi dai vecchi modelli su cui nessuno più a livello internazionale fa conto e di aprire davvero una stagione di riforme che veda una programmazione della formazione infermieristica in grado a medio e lungo termine di coprire le carenze evidenti e lo faccia con la qualità necessaria di infermieri specializzati e formati da docenti che siano della stessa professione”.