Italia

Decreto Salvini: Conte, ecco perché abbiamo tenuto insieme sicurezza e immigrazione

«In un quadro di garanzia per quel che riguarda la tutela dei diritti fondamentali delle persone e le convenzioni internazionali cui l’Italia aderisce e i principi che sono sia nella nostra Costituzione e nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e nei trattati – ha aggiunto il premier -, noi andiamo a operare un sistema di riordino e di revisione per una più efficace disciplina». Una parte «molto significativa» di questo decreto legge è quello che «direttamente contrasta il terrorismo e la criminalità organizzata di tipo mafioso», perché «vi sono varie norme che contemperano lo scambio di informazioni tra forze di polizia e autorità giudiziarie per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni criminose negli enti locali e norme per migliorare il funzionamento dell’agenzia per i beni confiscati».

«Non lediamo nessun diritto fondamentale: se entri a casa mia e spacci ti accompagno da dove sei arrivato», ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso della conferenza stampa. «Se sei condannato in via definitiva è di buon senso toglierti al cittadinanza», ha aggiunto. Per i richiedenti asilo «lo stop alla domanda – ha spiegato il vicepremier – si avrà in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado. Questa è stata una delle mediazioni aggiunte e suggerite». Secondo il ministro, «in 42 articoli vengono fatti passi avanti in tema di sicurezza e di riconoscimento dei diritti dei profughi veri». Alla luce del provvedimento, dopo le disposizioni del Viminale, «vi è un 33% di domande di asilo accolte e i 2/3 negate». «Stiamo valutando con maggiore serietà e precisione domande che non erano fondate»